Google+ Pazzi per il Cinema: maggio 2014
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martedì 27 maggio 2014

25. Aspirante vedovo (2013)

Sììì, un film brutto! Evvai! :D 
No, un momento! Cosa esulto a fare? Ho perso preziosi minuti di vita guardando 'sta robetta qua... =_=''
Ricordate? Lo dicevo proprio nell'ultimo articolo che occorrerebbe mantenere un certo equilibrio tra film belli e film brutti all'interno del sito, ma col senno di poi capisco che non è stata un'idea tanto felice. Ma ora veniamo al film e sappiate che non sono uno che vive nel passato. Conosco un paio di persone che basano la propria esistenza sul canonico "si stava meglio prima", "non esistono più le mezze stagioni" e che in generale si lamentano di tutto e tutti per il solo gusto di farlo. Io non sono così e se affosserò questo "film" non sarà perché "l'originale è sempre migliore" quando piuttosto perché "i film fatti male sono solo film fatti male".

E dire che non sono neppure contrario al concetto di remake, anzi! Credo che sia un eccezionale espediente commerciale per far fare cassa ai produttori e contemporaneamente dare la possibilità ad un pubblico più giovane e meno cinefilo di scoprire pellicole di un'altra epoca cinematografica. Prendete ad esempio La Cosa di Carpenter o La mosca di Cronenberg, non li trovate film spettacolari e degni di essere visti? Se poi siamo Cinefili con la "C" maiuscola allora andremo anche a recuperare La cosa da un altro mondo (bellissimo) e L'esperimento del dottor K. (bellissimissimo) e li ameremo ma questo non renderà meno apprezzabili i loro remake, anzi credo che ce li farà amare ancora di più perché dovremo essergli grati di averci fatto scoprire magnifici film dei quali ignoravamo l'esistenza, o almeno per me è stato così.

Aspirante vedovo tuttavia non è che un bieco esercizio commerciale, atto a spillare soldi agli amanti della pellicola originale con Sordi e la Valeri. Questo "film" è reo di allontanare i nuovi spettatori dalla possibilità di avvicinarsi a Il vedovo di Dino Risi perché diciamocelo, dopo aver guardato questa robetta qui difficilmente si avrà voglia di avere nuovamente a che fare con lo stesso soggetto.
Non amo i paragoni tra pellicole ma questa volta mi è d'obbligo farvi un esempio. Ne Il vedovo, sullo schermo non vediamo Alberto Sordi e franca Valeri, vediamo Alberto Nardi ed Elvira Almiraghi, un po' come scrissi nell'articolo su Rocco e i suoi fratelli, la presenza di quei personaggi sullo schermo è di una tale potenza che ci dimenticheremo di stare guardando un film e quei personaggi prenderanno vita grazie all'efficacia della sceneggiatura ed alla bravura degli attori. Qui con Fabio de Luigi e Luciana Littizzetto sapete cosa vedo sullo schermo? Fabio de Luigi e Luciana Littizzetto, ecco cosa vedo. E non è colpa loro (non solo loro, almeno). La colpa è degli sceneggiatori che hanno reso in maniera sterile e fredda il soggetto originale e del regista, degno di messe in quadro da prodotto televisivo a basso budget. Massimo Venier, mi hai deluso tantissimo.

Consigliato a:
Masochisti incalliti che adorano vedere massacrare il Cinema italiano.

Sconsigliato a:
Tutti. Davvero, non esiste ragione per preferire la visione di questa pellicola a Il vedovo di Dino Risi.

giovedì 15 maggio 2014

24. Tutta colpa di Freud (2014)

Mi è stato fatto notare che ultimamente scrivo molte, forse troppe, recensioni positive. Ma che posso farci? Vedete, bene o male gli ultimi film che ho visto mi sono piaciuti ed anche parecchio. Tuttavia ammetto che una bella stroncatura è piacevole da leggere di tanto in tanto (e soprattutto è uno spassosa da scrivere).
Lo so, lo so, lo so. Non è cosa nobile scegliere a priori una pellicola da stroncare, è da prevenuti. Però datemene atto, le sceneggiature di questo genere sono fin troppo spesso storie trite e ritrite scritte con lo stampino, nonché mediocri e perdibili... 

TUTTAVIA

Tutta colpa di Freud è una commedia sentimentale fresca e scorrevole, capace di essere digerita anche a chi non impazzisce per film di questo genere. Certo, i personaggi sono molto stereotipati ed alcuni potevano anche essere scritti meglio, ma tutto sommato si integrano bene nell'intreccio generale in un equilibrio degno di nota.
Dal punto di vista tecnico abbiamo alti e bassi, regia e montaggio nella media e recitazione che va dal "molto buono" di Giallini all'"appena sufficiente" di quasi tutti gli altri.
Insomma, se vi state chiedendo se valga la pena vedere questa pellicola la risposta è SÌ, soprattutto nel caso possiate farlo a casa di un amico/a e soprattutto a scrocco. Se al contrario vi domandate se questo è un film da comprare per metterlo in mostra nella nostra videoteca personale beh, la risposta è categoricamente ed inesorabilmente NO.

Consigliato a:
Chi è in cerca di una commedia sentimentale leggera da guardare in compagnia.

Sconsigliato a:
Chi non ha tempo da dedicare a prodotti stagionali che saranno dimenticati da qui a sei mesi.

venerdì 9 maggio 2014

23. I sogni segreti di Walter Mitty (2013)

Scrivo questo articolo dal treno pendolari delle otto meno un quarto per Milano Cadorna e questa deve essere una giornata fortunata: ho trovato posto a sedere. Certo, c'è da dire che a quanto pare sempre più gente non riesce a fare pace col sapone ma adesso non divaghiamo, sono qui per parlarvi del film che ho visto settimana scorsa e che non ho ancora avuto il coraggio per scriverne la recensione. Sì, avete letto bene: "coraggio". Vedete, talvolta non sono né il poco tempo né le poche idee a frenarmi dallo scrivere un determinato articolo, bensì il timore di non riuscire a trasmettervi efficacemente le splendide sensazioni lasciatemi da una buona pellicola. E questa, cari amici cinefili, è una buona pellicola.

Lo sceneggiatore non si limita a narrare una storia ma tenta di ispirare nello spettatore un desiderio di libertà che è stato tradotto alquanto efficacemente in immagini e che è difficile da descrivere per un non-scrittore come me.
Se è pur vero che apparentemente la vicenda è trattata con relativa leggerezza, in realtà siamo di fronte ad un messaggio meno banale di quanto si possa pensare, con protagonista uno dei migliori protagonisti che ultimamente abbiamo visto sul grande schermo 

Tecnicamente la pellicola si comporta molto bene. La regia non è mai noiosa e gli attori dosano sapientemente dramma e commedia in un equilibrio mai melenso né troppo amaro. Certo, questo film è a tutti gli effetti un one man show di quasi due ore con Stiller protagonista, ma se questo è un pregio o un difetto spetta a voi deciderlo. Fiore all'occhiello della produzione sono la fotografia e le scenografie, di altissimo livello e capaci di conferire al film una tale potenza visiva da renderlo anche solo per questo motivo degno di essere guardato.
Menzione di merito alla colonna sonora. Ultimamente il Cinema sta attingendo a piene mani dalla discografia di David Bowie e se questi sono i risultati allora non possiamo che esserne felici. Come Heroes è ormai nella mia mente indissolubilmente legata alla scena del tunnel di Noi siamo infinito, da oggi in poi non potrò più ascoltare Space Oddity senza che mi tornino in mente spezzoni di questa pellicola
Insomma, I sogni segreti di Walter Mitty è a tutti gli effetti una medicina per lo spirito, in grado di svegliare in noi tutti una cosa che troppo spesso lasciamo da parte: la voglia di realizzare i nostri sogni.

Consigliato a:
Chi cerca una buona pellicola leggera ma che sappia far riflettere.

Sconsigliato a:
Chi non ama i film ponderati. La pellicola non si limita a dare uno spiraglio di evasione dalla routine quotidiana ma spinge lo spettatore ad inseguire i propri sogni, a vivere pienamente la propria esistenza.
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