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giovedì 14 agosto 2014

39. Noah (2014)

Signori, benvenuti in Pazzi per il Cinema.
Prima regola di Pazzi per il Cinema: non parlare male di un film con la Watson.
Seconda regola di Pazzi per il Cinema: non si deve mai parlare male di un film con la Watson.
Se sono qui oggi, è perché ho intenzione di violare queste prime due regole ma c'è poco da ridere visto che raramente assistiamo ad occasioni così malamente sprecate.

Diciamolo subito, questo non è un film brutto. Questo è un film inutile.
Non so voi, ma a me capita di sfogliare vecchie riviste di cinema. Pesco dallo scaffale un numero di Ciak di venti anni fa e noto una cosa interessante. Tra le numerose recensioni mensili, quasi tutte riguardano film ormai dimenticati. Badate bene, non sto dicendo che solo i Capolavori sono degni di essere guardati. Dico solo che certi film pur non essendo brutti non riescono a lasciare il segno. Questo è il caso di Noah.

La regia asciutta e pulita ed il montaggio ben riuscito tentano di mettere una pezza alla falla più grossa della produzione: la sceneggiatura. La storia procede col freno a mano tirato per tutta la sua durata. Sembra quasi che il un ritmo sia volutamente rallentato per permettere alla pellicola di raggiungere le due ore quando l'intera vicenda poteva benissimo essere narrata nella metà del tempo a causa della scarsità di idee.
Molto infelice la presenza di elementi fantastici, non tanto per il loro scopo all'interno della narrazione quanto piuttosto per un design non azzeccato e decisamente poco ispirato.
Discreti gli effetti visivi, ma nulla che faccia gridare al miracolo.

Una delle critiche più ricorrenti che ho sentito in giro è stata "Noah non è fedele all'originale". E meno male! Pensate davvero che ricalcare la storia biblica avrebbe reso migliore questa pellicola? Magari con Russell Crowe truccato come un vecchio di 600 anni (Gen 7,6;7,11) e solo due riferimenti di numero agli "altri uomini" sulla Terra (Gen 7,21-23)? Ma andiamo! Piuttosto, fossi stato io nei panni degli sceneggiatori mi sarei discostato molto di più, marcando con forza i timidissimi riferimenti post-apocalittici presenti. Sarebbe stato qualcosa di diverso, certo, ma difficilmente sarebbe stato anche qualcosa di peggiore.

Consigliato a:
Chi pur di vedere Crowe, Hopkins e la Watson è disposto a spendere due ore su un film che fra qualche anno avremo dimenticato.

Sconsigliato a:
Chi si aspettava una storia fedele all'originale biblico. Davvero, vi consiglio di vedere un esorcista piuttosto.

mercoledì 30 luglio 2014

38. Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie (2014)

È successa una cosa fantastica!
Ho partecipato ad un concorso a premi per gli abbonati al PlayStation Plus ed ho vinto! :D
Mi hanno dato due biglietti omaggio per la prima italiana de Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie! Sempre detto io che i videogiochi mi portano bene. Grazie Sony per lo splendido regalo! ;)
Ora però veniamo alla recensione dell'ultima fatica di Matt Reeves.

Ehi, cosa sono quelle facce perplesse? Non conoscete il regista Matt Reeves?
No?
Ah, meno male, pensavo di essere il solo a non averlo mai sentito nominare! :P
Ehi, di chi è quella mano alzata lì in fondo? Come dici? Matt Reeves è il regista di Cloverfield e Blood Story e dovrei vergognarmi a non conoscerlo? Ah... Vabbè comunque dobbiamo ammettere che non è certo un nome della caratura di un Peter Jackson o James Cameron a caso. Tuttavia pur non essendo un nome di spicco del panorama cinematografico devo ammettere che ha fatto bene il suo dovere, donando al film un ritmo che si può solo definire "giusto". La storia che si prende il tempo necessario per svilupparsi ed un corretto dosaggio degli effetti visivi rendono la pellicola una gioia da guardare e da seguire. Fenomenali poi le scenografie, che faranno la felicità degli amanti della fantascienza post-apocalittica. 

Questo film costituisce un ulteriore tassello di quel magnifico mosaico scimmiesco tanto amato da noi Nerd con la enne maiuscola, che da quando da piccoli abbiamo visto il primo Il pianeta delle scimmie abbiamo amato la fantascienza. Mentre però l'Uomo era principale protagonista delle vecchie pellicole, qui il fulcro degli eventi sono le scimmie e soprattutto quel genio di Andy "tesssoro" Serkis, che porta la performance capture a livelli mai raggiunti prima e, lasciatemelo dire, in odore di Oscar 2015 già da adesso. Non sono da meno i comprimari, soprattutto il Koba di Toby Kebbell è un personaggio spettacolare ed è impressionante pensare che sia un attore in carne ed ossa ad animarlo tanto è convincente la sua performance.

Consigliato a:
Chi già ama questa saga scimmiesca. Tuttavia la visione di questa pellicola è consigliata anche ai nuovi spettatori che certamente non ne resteranno delusi.

Sconsigliato a:
Chi non ama la fantascienza. Per quanto ineccepibile sotto molti aspetti, questa non sarà la pellicola che vi farà cambiare idea sul genere.

mercoledì 19 marzo 2014

13. Facciamola finita (2013)

Non ho guardato questo film perché tra gli interpreti c'era Emma Watson, davvero! Pensate veramente che mi approccerei ad una pellicola solo perché nel trailer ho intravisto che c'era pure lei? 
Ridicolo. 
Veramente ridicolo.
Ma andiamo, come potete anche solo pensarla una cosa simile? Sappiate che...
Come dite?
Voi non avete insinuato nulla ed anzi sono io ad avere la coda di paglia, ad avere tirato in ballo Emma Watson, che non sta neppure sulla locandina, e che sto facendo tutto da solo? Beh, in effetti...


Irriverente. Sfacciato. Scorretto.
Questi alcuni degli aggettivi che potremmo usare per descrivere Facciamola finita, commedia nera che mescola demenzialità e cinema apocalittico. L'umorismo dissacrante della sceneggiatura lo rende un prodotto leggero e rivolto a chi ha voglia di spegnere il cervello e farsi quattro sane risate. O magari potrebbe piacere a chi conosce il mondo dello star system visto che la totalità degli attori interpretano delle versioni fittizie di loro stessi. E a proposito degli attori, la buona recitazione è garantita da un cast di tutto rispetto, con nomi tipo James Franco e Jonah Hill, giusto per citare i più famosi. 

Si ride e si ride parecchio, principalmente perché non si ha idea di ciò che sta per accadere ed anzi vi esorto a non cercare informazioni sulla Rete e lasciarvi intrattenere da una storia costantemente in bilico tra il cinico ed il demenziale. Se poi siete un filo più cinefili della media, sappiate che le numerose citazioni saranno la ciliegina sulla torta di una sceneggiatura scorrevole e frizzante.
Il film non è tuttavia esente da difetti, primo fra tutti il fatto che il limitato budget ha costretto la produzione ad un drastico taglio sugli effetti visivi e sulle scenografie, soprattutto in esterni. Inoltre il tono smaccatamente goliardico della vicenda potrebbe non piacere ai più, ma qui va a gusti.

Consigliato a:
Chi cerca un film divertente, scorretto e molto sopra le righe da prendere poco seriamente.

Sconsigliato a:
Chi si aspetta che Emma Watson abbia una parte rilevante nella pellicola. Davvero, dice solo pochissime battute! Sapete, sarebbe bastato dare più spazio alla mia Emmina per rendere il film un prodotto significativamente migliore. Che poi la sapete l'ultima? Pare che adesso la Watson stia insieme ad uno che c'ha 'na faccia da fesso che... Come dite? Mi sto parlando di nuovo addosso e non ve ne frega nulla delle paturnie della redazione? Va bene, allora la pianto...

martedì 19 novembre 2013

74. World War Z (2013)

Oggi ormai tutti gli zombi corrono più rapidi di Flash Gordon, Usain Bolt e Forrest Gump messi assieme... ma questo non è certo un problema, dico bene? No perché se una modifica ai canoni di un genere è in grado di svecchiarlo senza per questo inficiarne la qualità beh, allora ben venga e che gli zombi corrano liberi ed affamati! :D
Ma basta cianciare e veniamo a noi per parlare del miglior film "introduttivo" al cinema zombi.

Ho detto introduttivo non a caso. Ora mi spiego.
Non vi capita mai di voler introdurre qualcuno ad un vostro hobby? Ad esempio, instradare un'amica nel magico mondo dei fumetti o un amico ai giochi di ruolo? E' difficile scegliere con cosa iniziare. Qualcosa di troppo pesante scoraggerà l'amico ancor prima di iniziare. Una cosa troppo esile lo annoierà portandolo ad abbandonare presto il nuovo interesse. Vedete, non è una cosa banale! Se poi parliamo di Cinema si apre un mondo. Non sapete quante volte sui forum leggo di gente che consiglia a mani basse certe pellicole che... Brrr, avete presente Guidobaldo Maria Riccardelli? Ecco. 

Ah! Le magie dell'alto budget! Attori noti e credibili nella recitazione, filtri di post produzione che non fanno assomigliare il girato al filmino delle feste di Natale, effetti speciali di alto livello ed effetti visivi ben integrati nelle scene. Cosa volete di più? Beh, magari una maggiore attenzione sugli aspetti prettamente narrativi avrebbe giovato all'intera produzione. La sceneggiatura infatti pur presentandosi esaustiva per quanto riguarda la storia, langue nell'approfondimento psicologico dei personaggi, rendendo difficile allo spettatore l'immedesimarsi nei protagonisti, cosa essenziale per ogni pellicola horror. Sembra quasi che l'elevato numero di location presentate nel corso della storia abbia portato via tempo allo sviluppo emotivo dei personaggi, dando un'impronta più tipica del genera action piuttosto che horror a discapito della componente drammatica. Se questo è un bene o un male sta a voi giudicarlo.
Nota di merito alla regia che ha preferito lesinare sugli aspetti più truci e non virare mai nello slasher grottesco, offrendo quindi un prodotto godibile da una più ampia fetta di pubblico

Ed ora mi rivolgo espressamente ai neofiti del genere zombi: se dopo la visione di questo film sentiste ancora voglia di carne sotto i denti, permettetemi di consigliarvi 28 giorni dopo, ovvero il primo vero film con gli zombi corridori (e il primo che dice Incubo sulla città contaminata me lo mangio! ò_ò) e La notte dei morti viventi (1990), remake dell'originale di Romero del '78. Vi sto suggerendo queste pellicole al posto dei capisaldi del genere per il semplice fatto che, per quanto oggettivamente inferiori, ad oggi risultano più godibili da una persona poco avvezza al genere. Pensateci un attimo, consigliereste mai Metropolis a qualcuno che non ha mai visto un film di fantascienza?

Consigliato a:
Chi non si è mai avvicinato al genere e vorrebbe averne un assaggio.

Sconsigliato a:
Gli appassionati duri e puri potrebbero trovarlo troppo fracassone e lamentarsi dell'effettiva mancanza di novità degne di nota.
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