Google+ Pazzi per il Cinema: ottobre 2013
Icon RSS Icon Facebook Icon Twitter Segui il Canale di Youtube Icon Tumblr

martedì 29 ottobre 2013

70. La grande bellezza (2013)

È come quando guardi in quei meravigliosi occhi nocciola. Il cuore accelera, il respiro si ferma e la Terra, indecisa sul da farsi, sussulta nel suo moto e ti è difficile restare in piedi.
Avete presente quella sindrome secondo la quale l'estasi provata di fronte a grandi opere d'arte può provocare un mancamento? Ecco, senza peccare di eccesso posso affermare che qui siamo di fronte ad un'opera in grado di suscitare tali emozioni. Perché vedete, queste sono le medesime sensazioni che proviamo quando siamo innamorati, quando improvvisamente il mondo intorno a noi scompare e ci sentiamo leggeri come l'aria.

Cominciamo subito col dire che la regia è magnetica e completamente asservita alla sceneggiatura. Sorrentino bilancia la plasticità della Roma storica col dinamismo quasi eccessivo delle inquadrature a lei dedicate per poi passare a riprese asciutte ed oggettive quando deve illustrare la società contemporanea, estremamente vitale fuori ma culturalmente cadaverica dentro. Perfetto ponte tra queste due realtà che abitano Roma è il protagonista, Jep Gambardella, che vive in equilibrio sul confine che separa questi due mondi. Esteriormente impassibile, rivela essere il libero pensatore al quale tutti noi aneliamo. Servillo dà vita ad un personaggio poliedrico ed affascinante, giudice e vittima dei tempi odierni. Bisogna prendere atto che La grande bellezza non sarebbe il film che è se non fosse per lui.
Signori, questa pellicola è allo stesso tempo feroce critica e dichiarazione d'amore per la nostra capitale capace di lasciare nello spettatore una nota di amarezza dovuta alla consapevolezza di vivere in tempi di assoluta decadenza e di non fare abbastanza per evitarlo.

Consigliato a:
Chi ama il cinema italiano come quello di una volta, quello di Monicelli, di Risi o di Fellini. Quello che per troppo tempo è stato accantonato a favore di prodotti di ben più bassa lega. Inoltre, sappiate che questo film è stato scelto per rappresentare l'Italia ai prossimi Academy Awards e, se posso sbilanciarmi, l'Oscar come miglior film straniero non è mai stato tanto vicino come adesso.

Sconsigliato a:
Chi non ama il Cinema impegnato, che giudica impietosamente le nostre vite. Le generazioni future studiando i tempi in cui viviamo troveranno ne La grande bellezza la scatola nera del disastro nel quale si trova l'odierna società.

giovedì 24 ottobre 2013

Muze, l'app che ti accompagna al cinema

Ve l'ho già detto che sono un nerd?
No?
Bene, qualora non s'era già capito adesso lo sapete.
Comunque, sospendiamo momentaneamente gli articoli sui film perché sono venuto a conoscenza di un'interessante app che farà comodo a noi cinefili incalliti: Muze.

Muze è un'applicazione gratuita per smartphone Android in grado di consigliarci quali film guardare in base ai nostri gusti personali. Basterà semplicemente valutare con il classico punteggio da una a cinque stelle alcuni film e Muze automaticamente ci suggerirà tutta una serie di pellicole che non abbiamo ancora visto e che potenzialmente potrebbero piacerci, con tanto di locandina e trama. L'utilizzo è molto intuitivo e l'applicazione è completamente in italiano.
La uso da alcuni giorni e devo ammettere che l'algoritmo è davvero ben realizzato e raramente ci verranno proposti film non in linea con i nostri gusti. Inoltre, Muze impara in continuazione fornendoci consigli sempre più precisi e mirati man mano che passerà il tempo e ci conoscerà meglio, diventando sempre più intelligente.

Ah, e qualora non siate ancora convinti della bontà di questa app, ecco una breve panoramica di appena una trentina di secondi riguardo Muze

 

Come dite? Non vi fidate delle app sconosciute? Ma come? Guardate che mancate solo voi! La rivista Ciak l'ha pure eletta app del mese sul numero di Settembre (a pagina 133) ed è stata anche l'app più scaricata DEL GLOBO per un giorno la scorsa settimana su AppBrain.com!

Se siete un minimo incuriositi dalle mie parole, qui trovate il link allo store Google per il download: https://play.google.com/store/apps/details?id=it.muze.free
Datele una possibilità ed installate Muze dato che oltre a valerne la pena è pure gratis.
Gratis...
Che bella parola. Gratis...

lunedì 21 ottobre 2013

69. Il grande e potente Oz (2013)

Avete presente il momento in cui aprite la finestra e sentite l'odore dell'aria fresca che entra? È una cosa che fa stare bene, vero? Eppure non è che abbiamo fatto chissà quali sforzi o compiuto chissà quali imprese, abbiamo solo aperto una finestra.
Eppure ci fa stare meglio.
Ci risolleva. Rasserena l'animo.
Vedete, non serve necessariamente essere originali sempre e comunque in tutto per tirarci su il morale, talvolta bastano anche le piccole cose .
E' questo il caso de Il grande e potente Oz di Sam Raimi.

Ora, ogni volta che Raimi gira un nuovo film non si sa mai cosa aspettarsi. Diciamo che è un autore dalla qualità molto altalenante, che spazia dal film di culto alla fantozziana cagata pazzesca.
Grazie al Cielo 'sta volta pare l'abbia fatta giusta e tutto gira perfettamente bene come un meccanismo ben oliato: attori che sanno recitare, regia in grado di mescolare sapientemente la computer grafica nella scena ed una storia che, se saprete lasciarvi trasportare, si rivelerà essere una gradevolissima fiaba che strizza l'occhio a chi è già avvezzo al mondo di Oz.
Il 3D meraviglioso, gli effetti visivi spettacolari ed i paesaggi evocativi danno vita ad uno dei fantasy visivamente più appaganti degli ultimi anni, in un contesto molto meno dark di quanto mi aspettassi.
È un capolavoro? No, ma di certo non è un brutto film.

Consigliato a:
Chi ama il cinema fantastico allo stato puro.

Sconsigliato a:
Chi ancora dopo oltre 50 pellicole e più di 70 anni è tuttora convinto che i libri di Baum funzionino al cinema solo come musical.

martedì 15 ottobre 2013

68. Rush (2013)

È in momenti come questi che capisco di non essere un blogger abbastanza bravo. Vedete, vorrei scrivere un articolo sobrio ma appassionato, che vi invogli ad andare a vedere questo film stasera stessa. Mi piacerebbe essere in grado di tesserne le lodi come fanno i grandi critici, scrivere ineccepibili commenti tecnici pur trasmettendo contemporaneamente la mia passione per il buon Cinema. Ma non ne sono in grado. Però dato che è una settimana che non pubblico nulla qualcosa me la devo pur inventare, hai visto mai poi che la Detassis o Sinopoli passino di qui per caso... ma parliamo un po' del film sennò tanto vale tenere in piedi un blog di Cinema.

Senza mezze misure vi dico che questo film è ineccepibile sotto tutti i punti di vista e rappresenta il matrimonio perfetto tra coerenza storica e ricchezza narrativa che raramente altri film sono riusciti ad ottenere. La regia poi... Ron Howard guida la macchina da presa in maniera mirabile, ponendo le inquadrature a servizio della sceneggiatura ora con campi lunghi ed illustrativi, ora soffermandosi su dettagli e particolari (uno su tutti il tic nervoso dell'accendino...)
La sceneggiatura dipinge due protagonisti ottimi e profondi e gli attori, oltre a competere sulla pista (per finta), fanno a gara (davvero) a chi recita meglio. È difficile stabilire chi sia il migliore, se il tedesco Daniel Brühl oppure il Grande e Potente Thor ehm... volevo dire Chris Hemsworth. Vabbè dai, a parte gli scherzi vi assicuro che questi personaggi vi rimarranno nel cuore per parecchio tempo.

Rush è il perfetto connubio tra film di intrattenimento e film drammatico, di quelli in grado di far conoscere il grande Cinema alle masse. Troppo spesso vengono associate al "Grande Cinema" certe pellicole che neanche Guidobaldo Maria Riccardelli avrebbe il coraggio di guardare. Ebbene, adesso abbiamo un film "d'autore" che è contemporaneamente anche un ottimo film d'intrattenimento, di quelli che escono troppo raramente per non consigliarli a chiunque.

Consigliato a:
Chiunque, appunto.

Sconsigliato a:
Sapete, sono qui davanti allo schermo da parecchi minuti ormai che fisso il cursore lampeggiante e comincio a temere che possa rimanermi impresso sulla retina ed ammetto che non mi viene in mente nessuno a cui non consigliare questo film, quindi... ANDATE A VEDERLO! ORA! ò_ò


...


...


...



Siete ancora qui?

mercoledì 9 ottobre 2013

67. Gravity (2013)

Rete, ultima frontiera. Eccovi gli articoli del blog Pazzi per il Cinema durante la sua missione annuale, diretto alla visione di strani, nuovi film, alla ricerca di altre pellicole e di sceneggiature inedite, fino ad arrivare laddove nessun cinefilo è mai giunto prima.
♬♩♪ Da DAA, da ra dadadaa...   
[musica di Star Trek]

Amo la fantascienza.
Probabilmente perché amo la fisica, la matematica e tutto ciò che ci gira intorno ma che volete farci, sono un maledetto nerd... però dai, ammettiamolo, è raro trovare un film che risulti tanto verosimile dal punto di vista scientifico. La sceneggiatura poi è avvolgente al punto da farti credere di essere lassù assieme alla Bullock e Clooney, ed il sapiente uso del 3D aiuta a cadere in cielo come nessun film aveva fatto prima d'ora. Tuttavia non vorrei parlarmi addosso né tanto meno è mia intenzione imporvi il mio punto di vista. Vorrei invece analizzate in maniera un filino più distaccata questa ottima pellicola.

Ora, già il fatto che questo film sia stato scelto per aprire il Festival di Venezia dovrebbe far suonare un campanello d'allarme nella vostra testa, se così non fosse continuate a leggere.
Con Gravity siamo di fronte alla space opera più dura ed iperrealista, quella che penetra ed appassiona chi è disposto a lasciarsi rapire. Questo è il primo film dopo 2001: Odissea nello Spazio in grado di generare i silenzi assordanti che caratterizzano il vuoto cosmico e che danno vera vita alla frase di Alien "Nello Spazio nessuno può sentirti urlare". Ma perché tirare in ballo 2001? Vedete, ho letto in giro che questo film sarebbe il nuovo 2001: Odissea nello Spazio.
Non bestemmiamo.
Questo è un film eccellente e assolutamente perfetto in tutte le sue parti e non mi stupirei se vincesse anche una manciata di Oscar, ma paragonarlo a 2001 è semplicemente fuori luogo. Possiamo affermare che sia di nicchia come 2001?
Sì.
E che abbia il fascino di 2001?
Anche.
Magari che sia pesante quasi quanto 2001?
Su questo non ci piove.
Tuttavia la presente produzione mantiene maggiormente i piedi per terra (in senso lato) e non si spinge a dare risposta alle Grandi Domande. Mi piace pensare che il regista abbia più voluto raccontare una moderna Odissea, con un Ulisse tutto al femminile che è in odore di Oscar già da ora, piuttosto che calcare la mano sull'elevato numero di chiavi di lettura.
Dal canto mio, pur avendolo amato, non me la sento di consigliarlo a tutti voi a mani basse. Se però volete vederlo, allora fatelo ma siate consci del fatto che, esattamente come 2001, questo non è un film per tutti.

Consigliato a:
Pochi. Questo è un film "colto" con tutto ciò che ne consegue: lentezza, attenzione spasmodica per la recitazione e ricercatezza registica. Se queste non sono le qualità che siete soliti cercare all'interno di una pellicola statene alla larga.

Sconsigliato a:
Chi si aspetta un film di fantascienza classico lasci perdere, finirebbe per annoiarsi.

lunedì 7 ottobre 2013

66. Kick-Ass 2 (2013)

Vi è piaciuto il primo Kick-Ass? Allora adorerete questo.
Non vi è piaciuto il primo Kick-Ass? Allora questo non vi farà cambiare idea.
Non l'avete visto il primo Kick-Ass? Allora, oltre ad aver fatto un grave errore, mi spiegate perché state leggendo un articolo sul suo sequel diretto? o_O
Comunque l'articolo finisce qui: basatevi sul primo episodio e valutate voi se guardare questo film o meno.

...

...

Siete ancora qui? Bene! Anzi no, non bene... Non so davvero che altro dirvi. Vedete, per me è difficile valutare oggettivamente questa pellicola e la mia non può che essere un'opinione di parte dato che sono un super appassionato di fumetti. Inoltre non sono un critico cinematografico ma un semplice spettatore come voi. Come dite? L'opinione personale da parte di uno che ha speso otto euro per vedere questa pellicola è proprio quello che state cercando? Ah... ok...

Il film riprende la storia dal punto in cui si era conclusa nel capitolo precedente, lesinando nel riassunto dei fatti accaduti e nell'introduzione dei personaggi già noti, quindi chi non l'ha visto o chi come me ha la memoria da pesce rosso recuperi il primo Kick-Ass prima di vedere questo.
Il cambio di regia non ha aiutato a realizzare un'opera migliore ma comunque siamo in buone mani, le sequenze godono di ottimo ritmo e non annoiano mai.
Riguardo gli attori nulla da dire, tutti ben calati nelle loro parti. Inoltre la piccola Chloë Moretz sta crescendo davvero bene. Oddio, mai tanto bene quanto è cresciuta la Watson che diciamolo è... come dite? Sto divagando? Ah... però davvero, non c'è null'altro da aggiungere su questo film.
Pur non amando i paragoni diretti tra pellicole diverse, dobbiamo ammettere che qualitativamente non siamo ai livelli del primo episodio. Oddio, non è che questo sia un brutto film, anzi, però non riesce ad essere incisivo e frizzante come il suo predecessore. Vuoi per la mancanza del fattore novità, vuoi per l'eccessivo numero di personaggi secondari a mala pena accennati, l'intera produzione guarda dal basso il capitolo precedente, anche se di poco. Tuttavia non scoraggiatevi, il film intrattiene e non annoia mai, solo che probabilmente quando fra qualche anno vi verrà voglia di rivedere uno dei film della saga, probabilmente opterete per il primo episodio, o almeno questo è ciò che farò io.

Consigliato a:
Chi ha apprezzato il primo capitolo.

Sconsigliato a:
Coloro che non hanno visto il primo capitolo, ai quali consiglio vivamente di provvedere quanto prima anche se non trovano nel cinefumetto il proprio genere preferito.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...