Google+ Pazzi per il Cinema: Animazione
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venerdì 10 dicembre 2021

RECENSIONE Strappare lungo i bordi (2021)


Ho visto
Strappare lungo i bordi di Zerocalcare praticamente il giorno dell'uscita. E non mi pareva necessario doverne fare un video visto che è OVVIO che si tratta di un buon prodotto del quale è assurdo lamentarsi.

EPPURE

siccome la mamma degli hater è sempre incinta, eccoci qui a parlare del perché Strappare lungo i bordi sia uno dei MIGLIORI prodotti nostrani dell'ultimo decennio.

Link alla videorecensione: https://youtu.be/j8ZZwO3iudg


venerdì 16 luglio 2021

Film da copertina - 🎬 CIAK 2000 (Parte 1)


Buongiorno amici cinefili! Oggi riprendiamo le nostre chiacchierate random sul Cinema continuando a sfogliare la rivista Ciak. Oggi parliamo di Three Kings di David O. Russell, di The Beach di Danny Boyle, di American Beauty, di C'era un cinese in coma di Verdone e di Toy Story 2! ^^

LINK AL VIDEO: https://youtu.be/UZOvvcHBrt0



giovedì 20 maggio 2021

Unboxing 📦 EVANGELION FINALLY - Il vinile dell'anime PIÙ BELLO di sempre!



Mi sono regalato la colonna sonora in vinile di Evangelion! Sono felicissimo! ^_^

Link: https://youtu.be/WmCj65tO46s


Queste sono un paio di canzoni che secondo me val la pena ascoltare: La sigla di apertura (ovviamente)

Komm Süsser Tod (Vieni dolce morte... Che allegria, eh? XD )

Su NETFLIX trovate la serie completa RIDOPPIATA BENE: https://www.netflix.com/title/81033445 E, se posso mettere i miei due centesimi, guardatevi gli episodi da 1 a 24 e, al posto degli ultimi due, vi guardate il film "The End of Evangelion" che altro non è che gli episodi 25 e 26 girati con senno. LINK: https://www.netflix.com/it/title/60024788

mercoledì 5 maggio 2021

Ho comprato il VINILE di GHOST IN THE SHELL!


Primo video unboxing del canale! Yeeehhh! :D

Spacchettiamo l'ultimo acquisto a tema cinematografico che ho fatto: il disco in vinile della colonna sonora di quel CAPOLAVORO di Mamoru Oshii di GHOST IN THE SHELL!

🚨🚨🚨 ATTENZIONE 🚨🚨🚨
La messa a fuoco è davvero, DAVVERO, orrenda in questo video. Sto cercando di sistemarla e spero nei prossimi video vada a posto... Nel prossimo unboxing cambiamo approccio ed incrociamo le dita ;)

Per adesso portate pazienza amici cinefili che pian piano sto migliorando (credo...)



giovedì 10 marzo 2016

8. Zootropolis (2016)

La Disney sforna un poliziesco! E chi se l'aspettava? Certo, gli spettatori più grandicelli districheranno il bandolo della matassa con un certo anticipo. Tuttavia i più piccoli troveranno in Zootropolis una storia non banale, divertente ed ingarbugliata al punto giusto ma mai noiosa o confusionaria. Inoltre il messaggio morale del film è ben veicolato ed è trasmesso in maniera non saccente, il che è un bene.

Animazione allo stato dell'arte, roba che la concorrenza si sogna.
Tecnicamente siamo ad altissimi livelli. I modelli dei protagonisti sono curati fin nei minimi dettagli ed i personaggi secondari non sono da meno. L'illuminazione ben gestita dona quel look da "cartone animato" che dall'avvento della computer grafica sembrava ormai perduto. Molto buono il 3D, con effetti pop-up ridotti all'osso per non stancare gli occhi dei più piccoli e scene luminose anche nelle inquadrature notturne. 

lunedì 2 novembre 2015

47. Inside Out (2015)

Ci sono momenti nella vita in cui un uomo deve dimostrare di che pasta è fatto. Invece di guardarsi l'ultimo filmazzo con Statham, è chiamato ad accompagnare un'amica al cinema: dovrà vedere un cartone animato. Un "cartone animato", capite? Lui, un uomo dal cuore di ghiaccio e con la barba di tre giorni alla Mickey Rourke che va a vedersi un "cartone animato". Ma lo fa. Vuol mostrarsi forte, superiore.
Si spengono le luci. Comincia il film e capisce che la pasta di cui è fatto probabilmente è pasta brisè. Eggià, perché se dopo appena 10 minuti sei lì che butti un occhio allo schermo ed uno alla tua amica dicendoti: «Speriamo non si accorga che m'è scesa una lacrimuccia» allora capisci che in fondo in fondo sei un tenerone.

La Pixar quest'anno ci regala un prodotto indirizzato ad un pubblico che più ampio e variegato non si può. Pensate che da me in sala c'erano solo 3 o 4 bambini mentre per il resto eravamo tutti adulti. Regia e sceneggiatura sono state affidate a Pete Docter (Up, WALL•E e Monsters & Co.) e scusate se è poco. L'equilibrio tra dramma e commedia è encomiabile e gli innumerevoli colpi di genio mantengono sempre viva l'attenzione. Inside Out sarebbe da prendere ad esempio da buona parte del cinema d'animazione e non solo.
Parlando del comparto tecnico, possiamo solo dire che anche 'sta volta la Pixar alza l'asticella degli standard del genere, confermandosi come punto di riferimento del settore. Un comparto sonoro che da solo vale il prezzo del biglietto e una stellare resa visiva prenotano Inside Out agli Oscar già da ora.  
Il 3D è forse l'unica nota debole della produzione. Pur risultando sempre chiaro e luminoso, il limitato effetto pop-up lo relega ad una piacevole ma superflua aggiunta. Probabilmente questa scelta è stata dettata dalla necessità di non voler affaticare gli occhi degli spettatori più piccoli, ma in ogni caso non mina minimamente la qualità generale dell'opera.

Consigliato a:
Tutti.

Sconsigliato a:
Chi ha un cuore di pietra. 

martedì 24 marzo 2015

24. Big Hero 6 (2014)

Certi film ti fanno quasi desiderare di essere genitore.
Vedete, è estremamente frustrante non poter condividere il punto di vista di un bambino su pellicole così. Parlando con amici e colleghi adulti potremmo discutere della regia o di quanto bene scorra la sceneggiatura, ma non avremo mai il feedback che solo un bambino può dare. Il gusto di poter anche solo dire "questo film mi è piaciuto perché è divertente". Ma Big Hero 6 è davvero un film divertente ed al quale non manca davvero nulla. Non solo siamo di fronte ad una storia deliziosa e ben narrata, ma è proprio l'insieme a risultare equilibrato e piacevole.

Per quanto la sceneggiatura si limiti a narrare la tipica trama d'azione e amicizia già vista mille volte, quel che conta è che sia scritta bene. La storia scorre rapida e non ci si accorge quasi dei minuti che passano, riuscendo ad intrattenere anche il pubblico più adulto ed esigente. Inoltre qualche citazione più o meno evidente farà certamente la gioia dei cinefili più incalliti.
Registicamente siamo ad ottimi livelli e certi cineasti avrebbero solo da imparare da un film così. 
L'audio piuttosto buono e la fisica capace di muovere milioni di oggetti sullo schermo danno un'idea della cura riposta nella produzione. Ciliegina sulla torta è il 3D usato con intelligenza, limitando all'osso il pop-up per non stancare gli occhi degli spettatori più piccoli (o più anziani, vedete voi...)

Consigliato a:
Chiunque cerchi un ottimo film d'animazione con tanta azione.

Sconsigliato a:
Chi proprio detesta il cinema dei supereroi o non perdona una storia a tratti prevedibile.

venerdì 4 luglio 2014

29. La bella addormentata nel bosco (1959)

Ben tre persone diverse mi hanno consigliato di andare a vedere Maleficent al cinema. Quindi è deciso: stasera andrò a vedere Maleficent. Il fatto è che non avendo mai visto l'originale Disney rischierei di perdermi le citazioni del film con la Jolie. Ed eccomi qua, dopo aver finito di guardare per la prima volta in vita mia La bella addormentata nel bosco.

Doverosa premessa. Io ADORO il Cinema Disney. Quando ero piccolo alternavo la visione di Grosso guaio a Chinatown con La spada nella roccia. Per non parlare di Aladdin, La Sirenetta ed Il re leone. Certi Classici Disney tipo Alice nel Paese delle Meraviglie non penso nemmeno siano rivolti ad un pubblico troppo giovane.

Ma ora veniamo al film che dà il titolo all'articolo ed alle dolenti note: secondo me, La bella addormentata nel bosco, è una cagata pazzesca! (semicit.)

Sì sì, va bene. Datemi pure contro. Lo so che con questa mia affermazione perderò metà dei miei lettori ma seguite per un attimo il mio ragionamento.
Questa pellicola è uscita nel 1959. Cenerentola è del 1950, Biancaneve addirittura del 1937. Non è tollerabile che questo film sia uscito quasi dieci anni dopo Cenerentola e che sia oggettivamente inferiore sotto TUTTI i punti di vista. Le animazioni sono di qualità altalenante. Lo stile di disegno non è "ispirato ai dipinti dell'epoca in cui è ambientata la storia" come recita Wikipedia ma è semplicemente brutto, roba tipo carte Dal Negro. Regia e montaggio da cura per l'insonnia e canzoni.... Oddio, le canzoni! Allora, capiamoci bene: se ho intenzione di ascoltare Čajkovskij sapete che faccio? Metto su un disco di Čajkovskij, non interminabili sequenze pseudo-liriche della stordita di turno che, raggiunta la pubertà, comincia a sentire una certa necessità e va a ballare con gli uccelli nel bosco (sì, il triste doppiosenso è voluto).

E a proposito di personaggi, la cattiva in questo film semplicemente non funziona. Vi faccio qualche esempio:
La strega di Biancaneve voleva essere la più bella del reame.
La matrigna di Cenerentola aveva intenzione di accasare le sue due belle figlie.
Scar desiderava solo una cosa: essere il re della savana.
Jafar desiderava invece due cose: diventare sultano e dare una bella schiacciatina a Jasmine.
Crudelia De Mon voleva un cappotto nuovo...
Continuo? No dai, credo che il concetto sia passato: tutti i cattivi hanno un desiderio che li porta ad agire.
Malefica invece maledice una neonata a caso solo perché non l'hanno invitata ad un battesimo. Ma scherziamo? Questa non è malvagità, è cazzimma. Sapete, mi piace pensare che Malefica in realtà volesse liberare il regno di Vattelappesca dall'imbecillità imperante delle persone che lo abitano. Davvero, sono TUTTI degli storditi cronici lì dentro. La stessa Aurora sarebbe da prendere a selciate. Le tre fate madrine, poi! Cioè, 'ste tre cerebrolese non solo fanno sì che quella svampita si punga ma, invece di raccontare al re della loro negligenza, che fanno? Addormentano l'intero regno! Come dire che se uno per appendere un quadro crepa il muro, per nascondere il danno butta giù il palazzo. Inoltre le tre inette uccidono pure quel povero disgraziato del corvo in una maniera orrenda. Cavolo, l'ultima volta che ho visto una morte così è stato in Wishmaster - Il signore dei desideri, un agghiacciante teen movie da Notte Horror del 1997, non so se rendo l'idea.

Consigliato a:
Chi vuole vedere come NON deve essere fatto un cartone animato.

Sconsigliato a:
Chi cerca un bel film d'animazione. Per restare nello stesso periodo guardatevi piuttosto Cenerentola. Se invece volete qualcosa di più moderno puntate a La Sirenetta e Rapunzel.

martedì 31 dicembre 2013

78. Frozen - Il regno di ghiaccio (2013)

Cari genitori, quest'anno v'è andata male.
Se a punire i piccoli con palate di carbone ci pensa già il George Martin vestito di rosso, quest'anno a ricordare a noi adulti che le feste portano sofferenza ci hanno pensato quelli della Disney. Prima di addentrarci nel pieno della recensione, permettetemi però di fare una rapida introduzione al film riportando qui sotto la trama dell'opera (vergognosamente copia/incollata da Wikipedia, ma abbiate pietà...)

♬♪ ♬ Nell'antica♩♪ ♬♪ ♬♪ Scandinavia,♪ ♬♪ la♪ ♩principessa♪ Elsa♩♪ è♪ la♩♪ primogenita♪ della♬♪ ♬famiglia♪ ♩reale♩♪ ♬♪ di♪ Arendelle,♪ ed♪ è♬ nata♩♪ ♬♪ ♬♪ con♪ un♬♪ ♬particolare♩♪ potere♪ magico:♪ può♬♬ ♩infatti♪ creare♬♪ ♬e♪ manipolare♬♪ ♬il♪ ♬♪ ghiaccio♪ e♩♪ la♪♬ neve.♪ Finché♪ è♪ bambina,♩♪ questo♪ particolare♪ dono♪♬ sembra♬♪ ♬una♪ ♩♩simpatica♬♪ ♬magia,♩♪ ♬♪ tanto♪ che♪ lei♩♪ lo♬♪ ♬♪ ♩usa♪ per♪ giocare♪ insieme♩♪ alla♬♪ ♬sua♪ sorellina♩♪ Anna.♬♩♪ ♬♪♬

Come dite? Trovate difficile seguire il filo del discorso con tutte quelle note lì in mezzo?
Ah-AH! E qui vi volevo, io!
Vedete, non è che i film abbia tante canzoni, no... Ne ha TROPPE.
Il limite umano di sopportazione musicale in questa pellicola viene raggiunto dopo neanche un quarto d'ora. E non venitemi a dire che i film Disney sono tutti così perché sapete che non è vero (chi ha detto Rapunzel?) Poi, fosse solo una mera questione di quantità non sarebbe la fine del mondo, il fatto è che il tempo rubato dalle canzoni alla storia conduce alla falla che affossa l'intera sceneggiatura: i personaggi peccano in spessore. Passi la macchietta comica del pupazzo di neve, trovo inconcepibile che le due protagoniste siano così poco caratterizzate a livello psicologico. Andiamo, sceneggiatori! Avete non una ma DUE protagoniste così ben caratterizzate dal punto di vista stilistico e questo è il meglio che riuscite a fare?
Dei cattivi poi non stiamo nemmeno a parlarne. Lungi da me spoilerare ma sappiate che i "malvagi" di questa pellicola sono quanto di più insulso e scarsamente carismatico si sia visto di recente in un film d'animazione. Potreste pensare che alla fin fine si tratta di un prodotto per bambini, che sennò si spaventano o che so io. Ce li siamo forse dimenticati Jafar, Ursula o Scar? Quelli sì che avevano carisma, spessore e soprattutto erano malvagi fino al midollo. Non so voi, ma a me il politicamente corretto ha veramente rotto le scatole.

Insomma, delusione totale? Magari no. Diciamo che per gli amanti della tecnologia, Frozen si rivela una gioia per gli occhi. La neve è animata in maniera divina e se siete appassionati di queste cose saprete già quanto questo sia difficile. Altra menzione speciale per la gestione della luce, con effetti di trasparenza su ghiaccio e vestiti che saranno metro di paragone per i film d'animazione a venire. Il 3D poteva essere sfruttato con più decisione per giustificare il sovrapprezzo sul biglietto ma vabbè, di sicuro non disturba.

Consigliato a:
Chi deve portare un infante al cinema. I più piccoli si divertiranno con il personaggio di Olaf ma solo loro, sappiate che siamo lontani anni luce da comprimari carismatici quali Sebastian o Lumière.

Sconsigliato a:
Tanti. Ascoltate, volete un film Disney fatto bene, in computer grafica, con poche ma buone canzoni, che abbia una protagonista femminile carismatica e che possa essere guardato anche dai più grandicelli? Puntate a Rapunzel (magari in 3D) e non ve ne pentirete.

giovedì 12 settembre 2013

60. La leggenda di Beowulf (2007)

Presto, fate in fretta! Non c'è un minuto da perdere! Mandate polizia e paramedici a casa di Zemeckis e ditegli di guardare in cantina. Troveranno un bozzolo. Fate attenzione! All'interno è intrappolato il vero Robert Zemeckis! Liberatelo!

Non c'è altra spiegazione per giustificare i suoi ultimi orrendi film, gli alieni devono averlo sostituito nel 2000, subito dopo aver finito di girare Le verità nascoste.
Ma per l'amor di Dio! Mi avevano parlato male di questo "film" ma mai mi sarei aspettato uno scempio simile.
Gli attori poi! Anthony Hopkins, John Malkovich, la Jolie! LA JOLIE!!! Va bene che Zemeckis (se poi è davvero lui) ultimamente ha perso il senno ma questo non lo accetto. Come ha potuto prendere tre dei miei attori preferiti e convincerli a prestarsi a questa carnevalata?

Tecnicamente poi questa pellicola è davvero imbarazzante e questo non è tollerabile in un film girato completamente in computer grafica che dovrebbe fare della maestosità visiva il proprio cavallo di battaglia.
Altro che motion capture, le animazioni sono terribilmente legnose ed inverosimili. Inoltre non è tollerabile che i modelli poligonali dei personaggi abbiano livelli di dettaglio tanto diversi tra loro. Diamine, c'è un abisso tra Beowulf e tutti gli altri. Per dirne una, la regina sembra fatta di plastica. Capite? Di plastica! Per non parlare poi delle numerose texture slavate messe in bella mostra da una regia estremamente scadente. Ebbene sì, l'ho detto. Robert Zemeckis ha girato un film con una REGIA SCADENTE. E non mi vengano a raccontare che è dovuto al tipo di tecnologia utilizzata perché quella mummia di Cameron con Avatar ha fatto molto meglio e non ho voglia di scomodare Kojima, David Cage o i ragazzi della Naughty Dog, ovvero gente che ci sa fare davvero con le macchine da presa virtuali.

Volete un film onesto, che sia piacevole da guardare e che sia tratto dallo stesso poema epico? Fatevi un favore e guardatevi Il tredicesimo guerriero, con un giovane e aitante Antonio Banderas quando ancora non parlava con le galline. Non sarà un capolavoro ma almeno è piacevole da guardare.


Consigliato a:
Chi soffre di insonnia.

Sconsigliato a:
Tutto il genere umano. Ma anche a vampiri, licantropi, fate ed altre creature magiche senzienti che popolano la Terra. Statene alla larga, TUTTI! 

lunedì 29 luglio 2013

52. $9.99 (2008)

Adoro i fumetti.
Da piccino leggevo Topolino, Dylan Dog e gli Asterix noleggiati in biblioteca. Poi sono passato ai manga, dopo ancora ai comics americani ed adesso non so più dove metterli tutti 'sti albi. Vedete, una cosa che mi ha sempre colpito della nona arte è che l'aspetto interiore ed esteriore dei personaggi spesso coincidono. I lineamenti dei "malvagi" appaiano generalmente più grotteschi di quelli dei "buoni" e quando ciò non accade è per una precisa scelta di design. Nel mondo reale invece apparenza e sostanza di una persona sono sempre accoppiate casualmente e non si sa a priori chi abbiamo di fronte. Ci vuole tempo per capire se dietro quegli splendidi occhi nocciola si nasconde un animo profondo come l'oceano oppure un vuoto siderale che va da un orecchio all'altro.

Perché questo preambolo? Perché non so proprio cosa dire sul film e quindi allungo il brodo. Tiè, l'ho detto. Contenti? Capiamoci, non è che questo sia un prodotto scadente è che trovo difficile scrivere qualcosa di interessante quando un film non trasmette poi molto e non è né un capolavoro né una cagata pazzesca da 92' di applausi. Vabbè va, per una volta facciamo i seri ed analizziamo rapidamente questa pellicola così ce la togliamo dai piedi.


Dovete sapere che in $9.99 immanenza e trascendenza collimano in uno sviluppo kafkiano dell'intreccio che... no dai, scherzavo. O meglio, quanto scritto è sicuramente vero ma vendervi questa pellicola come Alto Capolavoro dai reconditi significati non sarebbe onesto. Se da un lato l'intento degli autori di rappresentare visivamente il male d'essere che si portano dentro i personaggi può dirsi riuscito, dall'altro la storia è scritta in maniera tanto saccente da risultare indigesta. Va bene voler raccontare uno spaccato di vita di personaggi mediocri che si lasciano trasportare dal destino come barche alla deriva, ma non è ammissibile che ciò venga fatto con tale presuntuosa superiorità.
Cari sceneggiatori, il tema dell'accettazione del fato ed il tentare di cambiarlo con metodi poco lungimiranti è già stato ampiamente sviscerato da secoli e con maggior modestia, tipo che già Verga aveva affrontato l'argomento. Ora, io non accetto che questa robetta si permetta di fare la morale allo spettatore, ma scherziamo?
Poi se ho preso un abbaglio e questo è IL Film che il Cinema aspettava da sempre fatemelo sapere, i commenti stanno qua sotto e le email sono gratis.

Consigliato a:
Chi cerca un film agrodolce, di nicchia, colmo di significati, con uno stile visivo ricercato ma nel complesso snob.

Sconsigliato a:
Chi non è disposto a scommettere tempo su un prodotto che può facilmente lasciare insoddisfatti.

lunedì 8 luglio 2013

47. Mary and Max (2009)

Sono terribilmente arrabbiato.
Mi spiegate come può accadere che un film in stop motion trasmetta più emozioni di un film con attori in carne e ossa? Diamine, sono pupazzi. PUPAZZI! Non sono persone vere! Io non posso versare lacrime per dei pupazzi. Io non... non posso commuovermi. Non DEVO commuovermi!
Non... devo... piangere...

Devo essere forte.

Mio Dio, questo film è un pugno allo stomaco.
Le emozioni che trasmette sono potenti eppure non è che la storia tratti temi particolarmente elevati o drammatici. No. Semplicemente mostra uno spaccato della vita dei personaggi. 
Vedete, uno si siede davanti al televisore, guarda i primi minuti e si domanda perché mai gli sia stato consigliato un film così. Tecnicamente non siamo certo ai livelli di Tim Burton ed  anche il budget è chiaro che doveva essere alquanto risicato. Eppure più passano i minuti e più ti immergi dalla storia, ne vieni attratto come accade per le calamite che tenute a distanza non si muovono ma una volta avvicinate TRAC! ti sfuggono dalle mani e si attaccano tra loro. Ecco, io e questa pellicola siamo come due calamite di diversa polarità. All'inizio non sapevamo dell'esistenza l'uno dell'altra ma non appena ci siamo avvicinati quel tanto che serve è stato amore ed adesso sarà difficile separarci nuovamente.

Consigliato a:
Chi non guarda all'apparenza ma alla sostanza dei film.

Sconsigliato a:
Chi non ama particolarmente le pellicole impegnative a livello emozionale. Diciamo che se avete voglia di passare una serata all'insegna della spensieratezza cercare un film diverso è un'opzione migliore.

martedì 18 giugno 2013

44. Appuntamento a Belleville (2003)

Ho visto Appuntamento a Belleville due settimane fa e sono due settimane che cerco di scrivere questo articolo e non so proprio cosa metterci. Vedete, quando un film è bello ma bello davvero le parole giuste nascono dalle dita e passando dalla tastiera raggiungono il monitor praticamente da sole. Se al contrario il film è particolarmente brutto allora è festa: non c'è niente di più divertente che demolire una pellicola insulsa. Quando invece un film non è quel capolavoro che ti aspettavi e non è nemmeno abbastanza orrendo da scherzarci sopra (perché, diciamocelo, questo film non è per nulla orrendo) allora non so cosa dovrei raccontarvi.
Quindi che fare? Mah... Devo pur descrivervelo in qualche modo... Cominciamo con un paio di aggettivi che non si sbaglia mai.

Surreale e grottesco.
Se i dizionari fossero fatti ad immagini, accanto a questi termini troveremmo di sicuro dei fotogrammi tratti da questa pellicola. Vedete, lo stile artistico è qualcosa di unico e speciale, in cui raramente ci si imbatte. Poi il fatto che il film sia praticamente privo di dialoghi dà ancora più peso alle immagini, le quali devono da sole sopportare il peso dell'intera storia. Ah, la storia... È incredibile come l'autore sia riuscito a mettere in piedi questa (folle) vicenda di vecchie cantanti, spietati gangster ed affezionate nonnine. E non dimentichiamoci di citare il Tour de France, le scommesse clandestine ed il cane che praticamente vive all'Inferno.
Confusi?
Ma come, non vi ho nemmeno parlato del pedalò....
Vabbè dai, in un prodotto del genere non si deve guardare al filo logico della storia ma alla ricercatezza visiva delle immagini, e qui direi che ci siamo.

Belle immagini, bel sonoro, storia folle ma funzionale. Tutto rose e fiori dunque? No, qualche difettuccio c'è. Il film pecca di snobbismo. Si intravede una certa saccenteria da parte dello sceneggiatore nel trattare i temi della violenza sugli animali e della globalizzazione. Roba da poco, si intende, ma che se ci si fosse stati un po' più attenti l'intero prodotto ne avrebbe sicuramente giovato.

Consigliato a:
Chi sceglie i film in base a quanto siano unici e particolari.

Sconsigliato a:
Chi cerca un film leggero e rilassante. Magari sarò io, ma a me ha messo un po' di ansia...

martedì 7 maggio 2013

38. Hotel Transylvania (2012)

Mi sento stanco.
Stanco e debilitato.
Il cattivo cinema mi drena la linfa vitale dalle ginocchia e devo ammettere che questo film mi ha essiccato come un'aringa.

La trama è sempre la solita trita e ritrita ed i colpi di scena sono pressoché nulli. Già dai primi minuti capirete esattamente in che maniera andrà a finire il film. È vero, avete ragione nel dire che tutto sommato stiamo parlando di un film rivolto ad un pubblico di giovanissimi ma ditemi voi se avete mai visto un gruppo di bambini di 8/10 anni prendere la macchina ed andare al cinema da soli.
Ok, io l'ho visto in casa mia ma quanto detto regge comunque, no?

Tecnicamente siamo lontani anni luce dagli standard Disney/Pixar ed il 3D è come se non ci fosse. Anzi, se non c'era forse era anche meglio visto che la profondità di campo non fa che accentuare le inettitudini del regista. Ecco appunto, parliamo un momento del regista, tale Dženndi Tartakovskij (m'immagino l'appello a scuola...). Ho dato uno sguardo su Wikipedia ed ho letto che viene dal mondo della televisione. E maledizione se si vede!
Ora, i tempi di produzione televisivi sono molto stretti così come spesso lo sono i fondi, allora si ottimizza. Vi ricordate i fondali dei Flintstones ad esempio?
Sempre gli stessi e più statici di un mimo.
Ora, ci sta che le inquadrature siano statiche in un cartone per la televisione che magari viene pure disegnato a mano. Non va bene invece per una pellicola proposta al cinema. Maledizione, metà delle scene sono ambientate nella sola hall dell'hotel! Un po' più di varietà no? Inoltre tre quarti delle scene sono dialoghi, ma non dialoghi alla Io e Annie, ma alla Happiness (link all'articolo).
Ho reso l'idea?

Consigliato a:
Chi ama gli horror e vuole far acclimatare i propri figli/nipoti ad un genere che ameranno quando saranno un po' più grandi.

Sconsigliato a:
Chi cerca un buon film d'animazione che vada bene anche per gli spettatori più cresciuti, piuttosto guardatevi un WALL•E oppure uno Shrek 2. Ehi... questa frase la sto usando un po' troppo spesso ultimamente. Mi sa che devo scegliere i film da guardare con più cognizione.

giovedì 25 aprile 2013

35. Ralph Spaccatutto (2012)

Ci sono film che aspetti per tutta la vita e che quando vengono annunciati preghi che non siano delle delusioni totali. Le mie preghiere sono state esaudite, questo film non è una delusione totale.
È una delusione parziale.

Il film parte in quarta, con decine e decine di citazioni e riferimenti più o meno "colti" sul mondo dei videogiochi e vi garantisco che anche per un appassionato risulta difficile coglierle tutte, almeno alla prima visione.
L'appassionato (me) davanti a cotanto citazionismo ludico quasi si commuove e per la prima mezzora di film non pensa altro se non che questo potrebbe diventare il suo film d'animazione preferito e di come lo proporrà a nastro ai propri figli, un giorno.
Inoltre la pellicola si presenta con un'idea di fondo che strizza l'occhio a Toy Story, quindi brodo di giuggiole.
Ma c'è un ma.
Passati i primi trenta minuti capisci come stia evolvendo la storia e ti rendi conto di essere stato uno sciocco a credere che l'intero film sarebbe stato incentrato sui videogiochi che ti hanno fatto crescere. Il citazionismo intelligente che demarcava i minuti iniziali del film quasi scompare e ciò che resta è la solita storia che ti aspetti da un classico Disney. Per carità, ottimamente narrata e diretta sia chiaro. Tuttavia personalmente mi aspettavo qualcosa di diverso.

Consigliato a:
Per quanto il film possa essere indirizzato ad un pubblico di giovanissimi, chi come me è cresciuto a pane e videogiochi non può farselo sfuggire, almeno come sfida personale nell'individuare le centinaia di citazioni presenti (titoli di coda compresi).

Sconsigliato a:
Chi non ama i videogiochi o non ama i film d'animazione più infantili. Se proprio cercate un prodotto che possa intrattenere anche dai più grandicelli, dirigetevi verso un WALL•E oppure uno Shrek 2.

lunedì 25 marzo 2013

29. L'illusionista (2010)

Un grande critico una volta disse: le recensioni negative sono uno spasso da scrivere e da leggere.
Come dargli torto.
Anche se le mie non sono delle vere e proprie recensioni devo ammettere che è vero: scrivere qualcosa che risulti interessante riguardo a un buon prodotto è difficile.
Molto difficile.

Un tempo agognavo la visione di un bel film. Mi informavo, chiedevo consigli ed ero pure schizzinoso sulle scelte.
Adesso i bei film quasi li temo.
Vedete, se un film è brutto allora è facile da demolire perché facile è farsi venire in mente una fiumana di battutacce su quanto gli attori siano cani o su come il regista realizzi inquadrature degne del miglior filmino di Natale passato in famiglia con tanto di tombolata e panettone.
Ma adesso se durante la visione di una pellicola già noto che il prodotto è valido... panico!

Cosa scriverò sul blog?

Come evitare di apparire banale?

Cosa potrei dire ad esempio riguardo L'illusionista?
Che la regia è sublime?
No, troppo vacuo.
Che visivamente è struggente?
No, troppo scialbo.
Che la sceneggiatura è emozionante?
No, troppo superficiale.
Che in fondo in fondo parliamo di un bel film?
No, troppo semplicistico.
Che è un toccante affresco del dolce e dell'amaro della vita?
No, troppo prosaico.

Sapete che vi dico allora?
Dato che non so cosa scrivere non vi racconto nulla di come è questo film.

Consigliato a:
Chi in un film cerca l'Emozione con la E maiuscola.

Sconsigliato a:
Chi è depresso e non ha voglia di rincarare la dose.

giovedì 21 febbraio 2013

20. Rio (2011)

Siate sinceri.
Quante volte siete rimasti delusi da un film di animazione?
Scommetto poche.
O almeno per quel che mi riguarda è raro che io non ne resti soddisfatto e devo dire che Rio non fa eccezione. Ritengo che le pellicole d'animazione siano realizzate con più cervello rispetto ai film con attori in carne ed ossa e che quindi, a rigor di logica, se una cosa la realizzi con la testa è difficile che poi venga fuori una porcheria.

Pensateci.


Un qualsiasi idiota può imbracciare una telecamera (o anche uno smartphone ormai) ed improvvisarsi regista praticamente a costo zero ma provate a farvi in casa un cartone animato...

Per esempio, prendiamo i vari "vacanze di natale" degli ultimi dieci anni e notate come tutti abbiano la stessa struttura:
1. Introduzione personaggi della medio-alta borghesia per rendere plausibile il prossimo punto.
2. Scena della partenza all'aeroporto, spesso in direzione della località che dà il titolo al "film".
3. Svolgimento della vicenda che ruota attorno ad una "trama" di corna che manco Minosse ne ha viste mai di così ramificate.
4. Ritorno a casa con seconda scena all'aeroporto.
Tempo totale trascorso nella produzione: basso.
Risultato: film fatto col copia-incolla e 
spesso di qualità bassa.
Adesso pensate di realizzare un film d'animazione con la medesima tecnica. Non funzionerebbe per il semplice fatto che i tempi ed i costi di produzione per questo genere di film sono alti e non di poco, spesso coinvolgono centinaia di persone per anni, provate a chiedere a John Lasseter o a Miyazaki.
Quindi è economicamente impossibile che dei produttori seri buttino soldi in una produzione mediocre.
Morale della favola: i film d'animazione sono realizzati sicuramente con cognizione di causa.

Consigliato a:
Pur non essendo il miglior film di animazione della storia, Rio si lascia guardare molto piacevolmente. Inoltre tecnicamente è talmente valido che questa è la prima volta che mi pento di non aver visto un film in 3D al cinema.

Sconsigliato a:

Se siete tuttora convinti che i film d'animazione siano ad esclusiva fruizione dei più piccini sappiate che questa pellicola non vi farà cambiare idea, tuttavia provate a guardare WALL•E o i primi due Shrek e poi ne riparliamo.
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