Google+ Pazzi per il Cinema: Biografico
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martedì 29 marzo 2016

10. La grande scommessa (2015)

Avete presente quando nelle commedie mettono il 90% delle battute nel trailer e poi non ne rimangono per il film? Bene. Ora immaginate di prendere un film "serio" con quattro battute di numero ed infilarle tutte nel trailer. Risultato? Si andrà al cinema pensando di vedere una commedia brillante per poi trovarsi di fronte un film drammatico. Non sarebbe nemmeno un grosso problema se fosse un buon film drammatico. Ahimè, qui di buono c'è davvero molto poco.

martedì 15 marzo 2016

9. Joy (2015)

Non voglio insinuare che David O. Russell stia prendendo la brutta china di M. Night Shyamalan. Diciamo soltanto che dovrebbe rimettersi in carreggiata, e anche alla svelta. Il lato positivo è stato un colpo di fulmine. Capirete quindi se per un film dello stesso regista e con gli stessi attori avevo l'acquolina in bocca.
Le mie aspettative erano mal riposte.

venerdì 6 febbraio 2015

21. The Imitation Game (2014)

Alan Turing, Stephen Hawking... Ma che è 'sta storia che ultimamente vanno di moda i secchioni? Fosse nata qualche tempo fa questa passione per i nerd, il liceo sarebbe stato decisamente più vivibile... Comunque, vediamo di parlare di questo film e del perché DOVETE vederlo.
Ora, della macchina Enigma se ne è parlato anche in altre pellicole, come U-571 (McConaughey + sottomarini = capolavoro) oppure Enigma (evitatelo come la peste). Tuttavia mai era stata data una descrizione tanto fedele di Alan Turing. Avete capito bene, anche questo è un film biografico e, come è logico aspettarsi, più che della macchina in sé è della vita del matematico britannico che si parla maggiormente. Se questo è un bene o un male sta a voi deciderlo.

Per quanto il ritmo del film sia piuttosto pacato, non ci si annoia mai grazie alle riuscite interpretazioni degli attori principali. Molto bene Keira Knightley ma la star indiscussa della pellicola resta Benedict Cumberbatch. Il miglior Sherlock si sempre (e questo è un dato di fatto! ò_ó) dimostra ancora una volta di saper gestire personaggi complessi ma senza far risultare stereotipata la performance.
Valido il montaggio ed onesta la regia, abbastanza riuscita da meritare una candidatura agli Oscar. Tecnicamente potrebbero far storcere un po' il naso le scenografie, a tratti scarne. Tuttavia questo sarebbe cercare il pelo nell'uovo di una pellicola tutto sommato valida sotto il profilo tecnico.

Il vero tallone d'Achille della produzione è il periodo di distribuzione nelle sale. Vedete, come Salieri è stato oscurato da Mozart, The Imitation Game viene schiacciato da un altro recente film biografico: La teoria del tutto. È vero, ciò non toglie il fatto che questo sia in ogni caso un eccezionale prodotto. Eppure se siete tra quelli che guardano un solo film l'anno, fareste meglio a puntate al film su Hawking: un miglior equilibrio tra dramma e sentimento unito alla maggiore scorrevolezza dell'intreccio rendono quest'ultimo un prodotto decisamente più fruibile per una visione occasionale.

Consigliato a:
Chi cerca un film sorretto da eccezionali interpretazioni e che renda finalmente giustizia alla figura storica di Alan Turing.

Sconsigliato a:
Chi non ama i ritmi pacati ed i toni agrodolci tipici del cinema drammatico.

mercoledì 4 febbraio 2015

20. La teoria del tutto (2014)

Chiamatemi nerd. Chiamatemi secchione. Chiamatemi Ismaele. Chiamatemi come vi pare, ma questa, amici cinefili, sarà una recensione di parte.
Sono un grandissimo fan sia di Stephen Hawking "scienziato" che di Stephen Hawking "persona". Ma non è solo questo. Vedete, è emozionante vivere nello stesso suo periodo storico, un po' come essere contemporanei di Leonardo, Beethoven o Einstein!
Ora però parliamo un po' del film perché diciamocelo, se siete qui è perché volete capire se val la pena di spendere 8€ per andare a vedere questo film al cinema.

Ebbene tagliamo corto: il film vale sicuramente i vostri soldi. Non solo è una spettacolare pellicola biografia diversa dal 90% delle altre pellicole biografiche (ovvero noiose). La teoria del tutto trova un invidiabile equilibrio tra dramma, sentimento e (piccole) nozioni di fisica, riuscendo ad incontrare i gusti sia del pubblico in cerca della storia d'amore, sia di quello più interessato alla vita dello scienziato. Tuttavia in quest'ultimo caso si potrebbe storcere leggermente il naso visto che il punto di vista preponderante nella narrazione è quello di Jane Wilde Hawking. Poco male comunque, la storia funziona e questo è ciò che conta.

Dal punto di vista meramente tecnico, la pellicola va ammirata principalmente per la fantastica fotografia. I filtri di post-produzione rendono le immagini morbide ed i toni di colore una poesia per gli occhi. Ma veniamo agli attori. Vogliamo fare i banali? Va bene, facciamo i banali: gli attori sono bravi. Eccezionale Eddie Redmayne che quest'anno rischia di vincere l'Oscar (con buona pace di Cumberbatch e Bradley Cooper). Ottimi comprimari anche Felicity Jones, finalmente in un ruolo degno di essere definito tale, e Charlie "quello di Stardust" Cox. Entrambi risultano capaci di reggere la scena, restando al passo con Redmayne ma senza oscurarne la performance (ma detto tra noi, non ci riuscirebbero nemmeno volendo).

Consigliato a:
Chi vuol vedere uno dei migliori esempi di film capaci di conciliare cinema sentimentale e cinema drammatico/biografico. Oppure a chi è fan di Hawking più di quanto lo sia Sheldon Cooper.

Sconsigliato a:
Chi ha un cuore di ghiaccio.

mercoledì 17 settembre 2014

44. Dallas Buyers Club (2013)

Questo film l'ho visto da un po' ma ho voluto aspettare per scriverne la recensione. L'ho voluto guardare di nuovo. Digerirlo per bene.
Vedete, a distruggere un film brutto ci vuole veramente poco. A convincere le persone della bontà di una pellicola, al contrario, ci si mette molto di più. Come fare a trasmettere le sensazioni che un buon film riesce a dare?
Scoprire pellicole così fa sentire come se si fosse innamorati. Avete presente quella sensazione che si prova alla bocca della stomaco, quella specie di crampo a metà tra euforia e paura? Bastano pochi fotogrammi, pochi istanti per essere totalmente catturati dallo schermo. Rapiti. Sarà la fotografia, o forse il montaggio, non so. Sta di fatto che queste sono le sensazioni che trasmette Dallas Buyers Club.

Umh... Non vi vedo tanto convinti... Sapete, potremmo stare qui a decantare le lodi della regia perfetta o della fotografia allo stato dell'arte ma cambierebbe poco. Certe cose vanno viste con i propri occhi per sincerarsene. Una cosa però voglio raccontarvela. Chi mi conosce sa che non sono uno di quelli che pensano che l'Oscar sancisca automaticamente la bravura di un attore o la bontà di un prodotto. Tuttavia in questo caso, Jared Leto e Matthew McConaughey se lo sono meritato. Ma tanto.
Ora, Jared Leto lo conosciamo tutti e non c'è bisogno di perdere tempo a dire quanto sia bravo ed insopportabilmente bello. Focalizziamoci invece su McConaughey. Vedete, ci sono attori che vivono in uno stato di grazia perenne. Prendiamo ad esempio Morgan Freeman o Meryl Streep. Quelli non ne sbagliano mai una, e sono certo ne uscirebbero dignitosamente anche da un film dell'Asylum. Per altri invece non è così. Molti attori rischiano di rimanere imbrigliati in personaggi e stereotipi. Sono anni ormai che Matthew McConaughey tenta di svestire i panni dell'attore da "commedia anni 2000" e sapete una cosa? Finalmente c'è riuscito alla grandissima. La sua interpretazione è a dir poco straordinaria. Performance di questo livello capitano troppo di rado per farsele sfuggire. McConaughey qui, nel suo ruolo della sia vita, è semplicemente perfetto.

Fatevi un favore: non cercate informazioni. Non guardate nemmeno il trailer. Lasciatevi condurre dal film in una delle migliori pellicole degli ultimi anni. Vi garantisco che ne varrà la pena. Fatelo anche solo per vedere come un attore dovrebbe sempre recitare. Un'ultima cosa e poi giuro che chiudo: se qualcuno un giorno dovesse chiedervi di dimostrargli che il Cinema è Arte, sappiate che Dallas Buyers Club potrebbe essere un'importante freccia al vostro arco.

Consigliato a:
Chiunque cerchi una pellicola ineccepibile sotto tutti i punti di vista.

Sconsigliato a:
Chi non ama il cinema impegnato. Se al momento siete in vena di pellicole leggere, lasciate perdere.

mercoledì 4 giugno 2014

26. Liz & Dick (2012)

Ho voluto comprare la PS4?
Bene.
Ho voluto passare il fine settimana su Watch_Dogs?
Bene.
A questo punto mi è sembrato un giusto contrappasso cedere all'invito del "Ehi, ci vediamo Liz & Dick su Sky?"
Ed io mi son detto "Massì, dai, guardiamocelo. Non può essere malaccio. È vero che non amo i film biografici però questo non l'ho mai visto ed inoltre c'è quella gran patat... ehm, quella bella ragazza della Lohan. Diamogliela una chance"

UCCIDETEMI

Nemmeno la cura Ludovico era tanto crudele.

Dico sul serio, meglio la lobotomia a questa robaccia qua. Uno che si fregia del titolo di Cinefilo con la "C" maiuscola non può non odorare a chilometri di distanza l'olezzo di fango odoroso emanato da simili pellicole. Questo film è insufficiente sotto tutti i punti di vista, dalla recitazione agli aspetti più squisitamente tecnici tutto ma proprio tutto fa acqua peggio del Titanic. E partiamo subito in quarta asfaltando la performance della Lohan. Sappiate che è svariate spanne sotto gli altri, e non è che "gli altri" siano attori shakespeariani, eh! La regia invece definirla soporifera significa sminuire le fenomenali doti narcotiche del regista, roba che la semplice proiezione potrebbe agilmente sostituire una stecca di Tavor nelle case di riposo di mezzo mondo.
Commento sonoro che solo un sordo potrebbe comporre e fotografia stile filmino delle vacanze rendono il film un'agonia tanto per gli occhi quanto per le orecchie. Ma stiamo scherzando? No, dico io, MA STIAMO SCHERZANDO? Nemmeno nelle peggiori telenovela troviamo una tale trascuratezza tecnica.
Sulla sceneggiatura non mi pronuncio. Sminuire in tal modo due figure come Elizabeth Taylor e Richard Burton ha un non so che di criminale.

Un consiglio ai maschietti.
Semmai la vostra donna dovesse malauguratamente chiedervi di guardare questa pellicola con lei fatevi un favore e lasciatela. Davvero, la rottura di un rapporto è di gran lunga meno doloroso della visione di questa... "roba".
Un consiglio alle femminucce.
Abbiate pietà, ve ne prego! :'-(

Consigliato a:
Chi soffre d'insonnia.

Sconsigliato a:
Chi cerca un buon film biografico. Questo prodotto si muove in equilibrio sulla sottile linea che divide l'Orrendo dall'Agghiacciante. Evitatelo come se fosse infetto.

martedì 10 dicembre 2013

76. Pollock (2000)

Amo l'arte.
Capiamoci, non che io sia radical chic, snob o quant'altro. E non sono neppure uno che va a mostre e concerti stile Le vacanze intelligenti. No. Semplicemente apprezzo quando qualcosa riesce a trasmettermi un'emozione. Punto. Se poi si tratta di un quadro, una sinfonia o un film poco importa.
L'altro giorno in ufficio sul tavolo della sala caffè c'era una pila di volantini sulla mostra su Jackson Pollock qui a Milano. Ora, non essendo molto ferrato sull'arte americana mi son detto: perché non colmare questa lacuna ed andare alla mostra? Detto fatto e...
Colpo di fulmine! :O
Non credevo che mi sarebbe piaciuta così tanto.
E quando qualcosa ti colpisce a tal punto che fai? Voli sulla Rete a cercare quante più informazioni possibili su quell'argomento e TAC! Scopri che esiste un film su Pollock, con Ed Harris protagonista, che ha vinto un Oscar e che non hai visto!

Ora, il film non è un capolavoro né dal punto di vista della fotografia né della regia... diciamo che Ed Harris lo preferiamo davanti alla macchina da presa piuttosto che dietro. Capiamoci, non è uno scempio ma abbiamo visto sicuramente di meglio. La sceneggiatura, asciutta e dai toni spiccatamente drammatici, è posta a servizio di una trama quasi totalmente incentrata sulla figura di Pollock lasciando in ombra tutti i comprimari e che risulta un po' lenta nella prima metà. Il piatto forte della produzione sono invece i due attori protagonisti, totalmente a loro agio sulla scena e soprattutto credibili nei proprio ruoli.
Insomma, alla prova oggettiva dei fatti il film non resterà negli annali del Cinema e sicuramente non è adatto a tutti ma vedere, avendolo visto a ridosso di una mostra che mi è piaciuta il mio giudizio non può che essere di parte e tutto sommato positivo. Tuttavia anche se con Pollock e gli Irascibili mi si è aperto un mondo che amerei condividere anche con voi, mi reputo prima di tutto una persona con i piedi per terra e sarebbe scorretto da parte mia tessere delle finte lodi su questa pellicola per convincervi a vederla.

Consigliato a:
Chi almeno un minimo è già interessato alla figura di Jackson Pollock.

Sconsigliato a:
Chi non è almeno un minimo già interessato alla figura di Jackson Pollock. I film biografici "per tutti" sono pochi e sfortunatamente Pollock non è uno di quelli.

martedì 15 ottobre 2013

68. Rush (2013)

È in momenti come questi che capisco di non essere un blogger abbastanza bravo. Vedete, vorrei scrivere un articolo sobrio ma appassionato, che vi invogli ad andare a vedere questo film stasera stessa. Mi piacerebbe essere in grado di tesserne le lodi come fanno i grandi critici, scrivere ineccepibili commenti tecnici pur trasmettendo contemporaneamente la mia passione per il buon Cinema. Ma non ne sono in grado. Però dato che è una settimana che non pubblico nulla qualcosa me la devo pur inventare, hai visto mai poi che la Detassis o Sinopoli passino di qui per caso... ma parliamo un po' del film sennò tanto vale tenere in piedi un blog di Cinema.

Senza mezze misure vi dico che questo film è ineccepibile sotto tutti i punti di vista e rappresenta il matrimonio perfetto tra coerenza storica e ricchezza narrativa che raramente altri film sono riusciti ad ottenere. La regia poi... Ron Howard guida la macchina da presa in maniera mirabile, ponendo le inquadrature a servizio della sceneggiatura ora con campi lunghi ed illustrativi, ora soffermandosi su dettagli e particolari (uno su tutti il tic nervoso dell'accendino...)
La sceneggiatura dipinge due protagonisti ottimi e profondi e gli attori, oltre a competere sulla pista (per finta), fanno a gara (davvero) a chi recita meglio. È difficile stabilire chi sia il migliore, se il tedesco Daniel Brühl oppure il Grande e Potente Thor ehm... volevo dire Chris Hemsworth. Vabbè dai, a parte gli scherzi vi assicuro che questi personaggi vi rimarranno nel cuore per parecchio tempo.

Rush è il perfetto connubio tra film di intrattenimento e film drammatico, di quelli in grado di far conoscere il grande Cinema alle masse. Troppo spesso vengono associate al "Grande Cinema" certe pellicole che neanche Guidobaldo Maria Riccardelli avrebbe il coraggio di guardare. Ebbene, adesso abbiamo un film "d'autore" che è contemporaneamente anche un ottimo film d'intrattenimento, di quelli che escono troppo raramente per non consigliarli a chiunque.

Consigliato a:
Chiunque, appunto.

Sconsigliato a:
Sapete, sono qui davanti allo schermo da parecchi minuti ormai che fisso il cursore lampeggiante e comincio a temere che possa rimanermi impresso sulla retina ed ammetto che non mi viene in mente nessuno a cui non consigliare questo film, quindi... ANDATE A VEDERLO! ORA! ò_ò


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Siete ancora qui?

mercoledì 27 febbraio 2013

22. J. Edgar (2011)

Tra le rocce più robuste e resistenti del nostro pianeta possiamo trovare:

Il granito.

Il porfido.

Il marmo.

La bauxite.

Non ci vuole un geologo per capire che le rocce sopra elencate sono talmente solide e stabili che è possibile usarle nell’edilizia, nella realizzazione di statue e colonne, nella posa di strade e selciati e via discorrendo.
Tuttavia la scoperta di un nuovissimo materiale artificiale ha gettato scompiglio tra i più famosi geologi ed ingegneri edili del mondo.

Nel 2011 è stato infatti rivelato al mondo un materiale ancora più solido e resistente:

La sceneggiatura di J. Edgar.

<<Davvero straordinario!>>
<<Un prodotto veramente eccezionale.>>
<<Potrei piastrellare il salotto con i DVD di J. Edgar.>>

Sono solo alcune delle frasi che vi verranno in mente mentre guarderete questa pellicola.

Davvero.
Qui ci troviamo difronte ad un prodotto talmente solido che solo le pietre posso essere usate come metro di paragone. Questo film è solido in tutte le sue parti, e dire non sono neanche un grande appassionato di film biografici!
Wow, uno dei più bei film firmati Eastwood. Da vedere.

Consigliato a:
Chi cerca un film impegnato o è curioso di conoscere una delle figure più influenti della politica americana.

Sconsigliato a:

Chi non ha capito che tra i materiali duri utilizzati nell'edilizia c'è anche il mattone, a buon intenditor...

martedì 19 febbraio 2013

19. Bugsy (1991)

I cattivi al cinema sono sempre stati affascinanti.
C'è persino chi ne è in totale assuefazione come Tarantino, che in quasi tutti i suoi film li mette protagonisti.
Spesso questi sono cattivi "carismatici", sono quelli che anche se sono assassini spietati alla fin fine facciamo il tifo per loro.
Chi tra voi guardando Il silenzio degli innocenti non adora il dottor Lecter? Il serial killer che ama la buona cucina ed il buon vino.
Oppure come non amare il vampiro Lestat? Il vampiro "come dev'essere".
O meglio ancora Darth Vader, che non lo si riesce a vedere come un vero cattivo ma che sotto sotto ammazza i sottoposti rei di incompetenza per delle inezie manco fosse Blofeld.

Poi sull'altra faccia della medaglia ci sono i cattivi Cattivi, quelli proprio cattivi cattivi cattivi, per capirci quelli davvero stronzi.
Quanti calci sui denti non dareste all'infermiera Ratched di Qualcuno volò sul nido del cuculo oppure non vorreste essere voi a piantare una pallottola in fronte al Frank di Henry Fonda in C'era una volta il west? Diamine, a momenti manco comincia il film che ha già ammazzato un bambino con annessa famigliola felice! ò_ò

Ma veniamo a noi che se comincio a parlare anche di HAL, di Alex DeLarge o del sergente Hartman facciamo notte qui.
Benjamin Siegel (guai a chiamarlo Bugsy!) appartiene alla prima categoria, quella dei cattivi da amare.
Badate bene, anche questo qui ne ammazza parecchi, ma quello che traspare dal film è l'amore che ha quest'uomo per il suo sogno, come faccia di tutto per far sì che venga portato a compimento. Ora, io non so se il Ben Siegel originale fosse davvero così ma alla fin fine poco mi importa della fedeltà storica se un film è così ben fatto.
E detto tra noi, mi mordo i gomiti al pensiero che questo gioiello di film mi sia sfuggito fino a ieri (e soprattutto che nella mia ignoranza non sapevo come era nata Las Vegas! ò_ò)

Consigliato a:
Chi colleziona i cattivi del cinema e questo gli manca.

Sconsigliato a:

Chi i film sui gangster non li sopporta.
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