Google+ Pazzi per il Cinema: 10. Babylon A.D. (2008)
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mercoledì 5 marzo 2014

10. Babylon A.D. (2008)

Eppure me l'avevate detto.
Ma io no, non ho voluto ascoltare.
Imperterrito. Accecato dall'ego. Inamovibile nelle mie decisioni, ho deciso di guardare ugualmente questo "film".
Mio Dio che errore, anzi che ORRORE.
Vabbè dai, magari "orrore" è un termine troppo forte. Diciamocelo, qualora fosse davvero tremendo varrebbe comunque la pena vederlo, perché prodotti maledettamente brutti sono uno spasso da guardare (e le loro recensioni uno spasso da scrivere). Tuttavia non è questo il caso dato che Babylon A.D. è un film semplicemente brutto, di quelli che si può facilmente fare a meno di vedere.

La cosa che mi dà da pensare è la presenza di attori di un certo calibro, vedi Michelle Yeoh o lo stesso Diesel che, a mio modesto parere, non è poi tanto male come attore, basti pensare a Prova a incastrarmi di Sidney Lumet, ma ora non divaghiamo. 
Dicevamo, il film è sì brutto, però la mia idea secondo la quale i film di fantascienza vale sempre la pena vederli, permane. Infatti questo non è tanto da considerare un film di fantascienza quanto piuttosto un documentario sulle faglie tettoniche: i buchi di trama più che "buchi" sono vere e proprie "voragini" nella storia e l'intera pellicola è un susseguirsi di sequenze a comparti stagni tra le quali vale la proprietà commutativa. Va bene che nel cinema d'azione la trama passa in secondo piano ma dico io, un minimo di coerenza! Poi il montaggio... Ma chi cavolo l'ha montato il film, Stevie Wonder? Delle sequenze d'azione meglio non parlare, non è corretto sparare sulla Croce Rossa.

Amici cinefili volete un consiglio? Statene alla larga, non vale il vostro tempo.
Ah, già che ci sono vorrei fare un appello a produttori.
Produttori? Mi sentite? La prossima volta i fondi per girare una pellicola d'azione DATELI A ME dato che persino io sarei in grado di fare un film migliore di questo.

Consigliato a:
Chi ritiene di essere la reincarnazione di un flagellante del quattordicesimo secolo e sente la necessità di soffrire.

Sconsigliato a:
Chi stima Vin Diesel. Questo obbrobrio rischia di farvi cambiare radicalmente idea sul suo conto.

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