Google+ Pazzi per il Cinema: 47. Inside Out (2015)
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lunedì 2 novembre 2015

47. Inside Out (2015)

Ci sono momenti nella vita in cui un uomo deve dimostrare di che pasta è fatto. Invece di guardarsi l'ultimo filmazzo con Statham, è chiamato ad accompagnare un'amica al cinema: dovrà vedere un cartone animato. Un "cartone animato", capite? Lui, un uomo dal cuore di ghiaccio e con la barba di tre giorni alla Mickey Rourke che va a vedersi un "cartone animato". Ma lo fa. Vuol mostrarsi forte, superiore.
Si spengono le luci. Comincia il film e capisce che la pasta di cui è fatto probabilmente è pasta brisè. Eggià, perché se dopo appena 10 minuti sei lì che butti un occhio allo schermo ed uno alla tua amica dicendoti: «Speriamo non si accorga che m'è scesa una lacrimuccia» allora capisci che in fondo in fondo sei un tenerone.

La Pixar quest'anno ci regala un prodotto indirizzato ad un pubblico che più ampio e variegato non si può. Pensate che da me in sala c'erano solo 3 o 4 bambini mentre per il resto eravamo tutti adulti. Regia e sceneggiatura sono state affidate a Pete Docter (Up, WALL•E e Monsters & Co.) e scusate se è poco. L'equilibrio tra dramma e commedia è encomiabile e gli innumerevoli colpi di genio mantengono sempre viva l'attenzione. Inside Out sarebbe da prendere ad esempio da buona parte del cinema d'animazione e non solo.
Parlando del comparto tecnico, possiamo solo dire che anche 'sta volta la Pixar alza l'asticella degli standard del genere, confermandosi come punto di riferimento del settore. Un comparto sonoro che da solo vale il prezzo del biglietto e una stellare resa visiva prenotano Inside Out agli Oscar già da ora.  
Il 3D è forse l'unica nota debole della produzione. Pur risultando sempre chiaro e luminoso, il limitato effetto pop-up lo relega ad una piacevole ma superflua aggiunta. Probabilmente questa scelta è stata dettata dalla necessità di non voler affaticare gli occhi degli spettatori più piccoli, ma in ogni caso non mina minimamente la qualità generale dell'opera.

Consigliato a:
Tutti.

Sconsigliato a:
Chi ha un cuore di pietra. 

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