Google+ Pazzi per il Cinema: 50. Una folle passione (2014)
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martedì 1 dicembre 2015

50. Una folle passione (2014)

In cucina potete usare ingredienti eccezionali, creare sughi favolosi ed impiattare meglio di Cracco. Ma basta mezzo errore e addio cena. Mi spiego meglio. Pensate ad un bel piatto di spaghetti tonno e cipolle. Mettete a soffriggere una mezza cipolla. Aggiungete le olive a rondelle, il tonno e due cucchiai di salsa. Fate cuocere per qualche minuto e poi spezzateci dentro del prezzemolo fresco. Finito. Facile, no? Ecco, ora immaginare di aver dimenticato la pasta sul fuoco. Invece di 10 minuti di cottura ne sono passati 15. Disastro! Se la pasta scuoce, il piatto è rovinato a prescindere dalla bontà del condimento.
Il mondo del Cinema non è tanto diverso. Potete avere a vostra disposizione i migliori attori, le migliori scenografie e fenomenali tecnici delle luci, ma sbagliate la regia ed è finita. Come per la pasta al tonno di prima, il film è da buttare.

Zzz... Zzz... Zzz...
« Annamo bene! »
Pane al pane e vino al vino: la regia è soporifera. Susanne Bier ha girato un film che sembra la réclame del Roipnol. E dire che su Wikipedia la definiscono « ...una delle più importanti registe danesi ed europee in generale. » Come diceva la Sora Lella: "Annamo bene! Annamo proprio bene!" Poveri danesi, è proprio vero che c'è del marcio in Danimarca...
Non parliamo poi della sceneggiatura e della costruzione dei personaggi. Ora, so che il film è tratto da un romanzo ed ammetto che non è bello parlare male di un libro che non ho letto. Penso comunque che anche se l'avesse scritto Proust, quel libro faccia da bugiardino al Roipnol di poco fa. Ma si può? Le svolte della trama sono talmente telefonate che si intuiscono con 20 minuti di anticipo. Sempre! Facendo il rapporto, nel romanzo con quanto anticipo si prevedono le cose, 100 pagine? Mamma mia...
Poco importa se come attori abbiamo Jennifer Lawrence e Bradley Cooper. Qui NESSUNO poteva risollevare le sorti di questo scempio. Da qui la febbrile introduzione all'articolo: questa pellicola è esattamente come quel piatto di pasta col tonno. Il sugo (attori, costumi, scenografie) sarà pure eccezionale, ma uno degli ingredienti è talmente sbagliato che nel complesso il piatto risulta immangiabile.

Consigliato a:
Tutti quei pazzi maniaci radical chic che fanno i dolci senza zucchero, la pasta frolla con l'olio d'oliva e la Sacher con il Nesquik. Viste le loro attitudini, questo film lo troverebbero incline ai loro gusti.

Sconsigliato a:
Chi pensa che la coppia Lawrence/Cooper replichi in automatico quel capolavoro che fu Il lato positivo.

P.S.
Per la cronaca, sappiate che:
1. Di gente che sostituisce zucchero e cacao amaro col Nesquik, ne conosco a pacchi.
2. Di gente che fa una fantomatica "pasta frolla senza burro", ne conosco a pacchi.
3. Di gente che va contro la definizione stessa di "dolce" sostituendo nelle torte parte dello zucchero con altra farina, ne conosco a pacchi. Purtroppo. =_="

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