Ricordo ancora il giorno in cui a scuola ci spiegarono la differenza tra nomi concreti e nomi astratti. Ci dissero che mentre per i nomi concreti è sempre possibile farne il disegno, per quelli astratti ciò non è vero.
Pensateci un attimo, tutti noi siamo in grado di far capire ad un'altra persona che stiamo parlando di una casa, una nuvola o una mela semplicemente disegnandola. Più arduo invece è trasmettere idee quali Libertà, Onore o Amicizia proprio perché sono concetti astratti e la loro percezione varia da persona a persona.
Tuttavia di tanto in tanto alcuni uomini riescono a capovolgere questo assunto.
Così come duecento anni fa Delacroix rappresentò efficacemente l'idea di Libertà, penso che oggi Ang Lee sia riuscito a trasmettere altrettanto efficacemente un concetto.
Amore.
Paura.
Speranza.
Fede.
Quando vedendo un'immagine o ascoltando un suono riesci a percepirne l'idea che si cela dietro significa che non stiamo più parlando di un mero prodotto commerciale.
Perdersi.
È questo che il regista riesce a trasmettere.
Le immagini sullo schermo sono un immenso mare dove la mente si fonde con lo spirito e ti senti smarrito.
Quelle immagini ti trasmettono sensazioni, emozioni, ricordi. Come quella mattina d'estate in cui ti sei svegliato presto per vedere il Sole sorgere. Oppure quel pomeriggio d'inverno in cui guardavi dalla finestra il silenzio della prima neve. O ancora quando quella sera guardando negli occhi la tua compagna avevi smarrito te stesso.
Ecco, se una pellicola riesce a suscitare tali emozioni, allora non stiamo più parlando di film.
Parliamo di Arte? No, parliamo di Vita.
Consigliato a:
Chi ama il Cinema grandioso ma che non sia snob.
Sconsigliato a:
Chi cerca un film leggero da guardare in modo spensierato. Se saprete lasciarvi trasportare allora questa pellicola lascerà tracce profonde nei vostri spiriti.
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