Google+ Pazzi per il Cinema: 40. Romanzo di una strage (2012)
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martedì 21 maggio 2013

40. Romanzo di una strage (2012)

Avete presente quando fanno gli sconti nei musei nella speranza di attirare persone nuove ma poi realizzi che tanto c'è gente che non ci andrà nemmeno se l'ingresso fosse gratuito? Ecco, questa è la sensazione che ho provato guardando questo film.
Ora mi spiego.
Io non sono un regista, non sono uno sceneggiatore e men che meno sono un critico, tuttavia penso che trasporre questa sceneggiatura in un film di appena due ore non sia stata una scelta saggia.
La pellicola doveva durare di più.

Non solo la vicenda è troppo complessa per rientrare nei tempi cinematografici canonici ma così facendo alcuni personaggi non vengono che meramente accennati e ciò confonde lo spettatore che non conosce già la vicendaRifletteteci un attimo, tra cinquant'anni il ricordo di quella strage sarà meno vivido ed è compito anche dei film mantenerlo vivo, un po' come fanno i musei.

Penso che il fine di un film storico sia quello di trasmettere un'idea al più alto numero di persone possibile e se si vuole che la propria idea riecheggi nell'eternità deve essere per forza di cose facilmente fruibile. Quando si ha a che fare con temi del genere credo sia necessario puntare molto sull'accessibilità, altrimenti va a finire che il film lo guarda solo chi già conosce la vicenda mentre chi ne è all'oscuro vi rimane. Purtroppo.

Consigliato a:
Chi già conosce la storia della strage di piazza Fontana oppure vuole scoprirlo, a patto però di non considerare chiuso l'argomento con la sola visione del film.

Sconsigliato a:
Chi non apprezza i film che narrano fatti della storia italiana, per capirci siamo sulla falsariga dei film di Magni sulla Roma papalina ma assolutamente senza note umoristiche.

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