Google+ Pazzi per il Cinema: 25. Rocco e i suoi fratelli (1960)
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mercoledì 13 marzo 2013

25. Rocco e i suoi fratelli (1960)

Ho mentito.
Ho mentito a me stesso.
Ho mentito agli altri.
Ho sempre detto a tutti di essere un cinefilo...

Avevo torto.


Nessuno può dirsi cinefilo senza aver prima visto questo film.

Questa pellicola è nettare d'arte.
Questo è un film a colori. È a colori pur essendo in bianco e nero.
I personaggi sono talmente vivi e vibranti che non c'è motivo per pensare che non siano persone reali, con vite reali e problemi reali. Vorrei scrivere della recitazione perfetta e di come oggi non reciti più nessuno così ma sullo schermo ormai non vedo più Alain Delon e Renato Salvatori.
No. 
Io vedo Rocco e Simone. Vedo Vincenzo, Ciro, Luca. Vedo Rosaria e poi vedo Nadia...
Tutti reali.
Tutti diversi.
Così come diversi sono gli infiniti tratteggi dell'anima umana che Visconti dipinge in un'iride di caratteri, di sentimenti ed emozioni che dallo schermo ti entrano nelle viscere, che ti fanno soffrire.
Ancora due righe e risulterò eccessivamente melenso, quindi meglio chiuderla qui. Dico solo che questo è, ad oggi, il film drammatico italiano più bello che abbia visto.

Consigliato a:
Chi non l'ha ancora visto.

Sconsigliato a:

Chi cerca una pellicola mordi e fuggi.

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