Non sono uno studioso di Cinema ma una cosa l'ho capita: mentre nei film d'azione il punto focale della vicenda sono gli "eventi", nel Cinema drammatico sono invece i personaggi a fare da perno. Per dirne una, nei film di Indiana Jones ricordiamo "la scena dei serpenti", "la scena del ponte di corda" o "la scena dell'inseguimento in motoscafo" più che la profonda introspezione di Indy, del quale sappiamo solo che è uno sciupafemmine, che ha paura dei serpenti e che odia i nazisti. Punto.
Still Alice è la prova vivente (o per meglio dire "filmata") che bastano eccezionali personaggi per sorreggere un'intera storia. Qui la costruzione dei personaggi è svolta a regola d'arte, sia per i comprimari sia, soprattutto, per la protagonista. Per l'intera durata del film saremo con lei e vedremo spesso dal suo punto di vista, grazie all'abilità del regista nell'usare focali spesso molto spinte. L'immedesimazione è forte. Merito soprattutto degli attori: tutti bravi e ben diretti. Bene Baldwin, molto bene Julianne Moore ed inaspettatamente bene anche Kristen Stewart. Oddio "bene" è una parola grossa. Diciamo "non male" per non farle montare la testa... Vedete, sarà stata la possibilità di lavorare con la Moore e Baldwin. Sarà stato il personaggio ben tratteggiato che le è stato affidato. Magari è merito del lavoro svolto dal regista. Io questo non lo so. Quello che posso dirvi è che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla sua performance e scommetto lo sarete anche voi.
Consigliato a:
Chi cerca una pellicola ben scritta, ben diretta e ben interpretata, e che magari non scada nel melenso come spesso accade con i "film sulle malattie".
Sconsigliato a:
Chi non è in vena di film impegnativi. Se siete giù di morale questo film vi stronca.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.