Non voglio insinuare che David O. Russell stia prendendo la brutta china di M. Night Shyamalan. Diciamo soltanto che dovrebbe rimettersi in carreggiata, e anche alla svelta. Il lato positivo è stato un colpo di fulmine. Capirete quindi se per un film dello stesso regista e con gli stessi attori avevo l'acquolina in bocca.
Le mie aspettative erano mal riposte.
Registicamente va tutto bene. David O. Russell la macchina da presa la sa gestire. Le inquadrature sono sempre interessanti e ben costruite. Buono anche il montaggio. Ciò che sconforta è la sceneggiatura. Al di là della trama che non è di certo indirizzata a noi europei, ciò che apre una falla parecchio estesa è la costruzione della protagonista. Mentre Tiffany Maxwell era un personaggio sfaccettato e dinamico, la Joy Mangano tratteggiata in questo film fallisce nel bucare lo schermo. Se non fosse per la bravura della Lawrence, al film praticamente mancherebbe la protagonista. Peccato che, per quanto possa essere brava, la nostra amata Jennifer non possa fare miracoli. Di Bradley Cooper non ne parliamo nemmeno. Si vede poco e niente, relegato in un ruolo del tutto marginale.
Avevo grandi aspettative per questo Joy. Peccato. Speravo tanto che fosse il film che invece non è.
Consigliato a:
Chi, per qualche arcano motivo, fosse interessato alla vita di questa nemesi di Vanna Marchi.
Sconsigliato a:
Chi è tuttora convinto che il trio Lawrence-Cooper-O. Russell sia necessariamente sinonimo di qualità.
Ma lo sai che invece a me non è dispiaciuto? Ammetto che qualche problema di sceneggiatura l'ho beccato anche io, però nel suo insieme mi è piaciuto. Sarà che Bradley non mi piace tantissimo e quindi ho apprezzato la sua marginalità nella storia. Ho trovato interessante la storia di Joy, semplice ma d'impatto, anche con un bel messaggio. Non un filmone, ma secondo me ha il suo perchè! :)
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