Avete presente quando nelle commedie mettono il 90% delle battute nel trailer e poi non ne rimangono per il film? Bene. Ora immaginate di prendere un film "serio" con quattro battute di numero ed infilarle tutte nel trailer. Risultato? Si andrà al cinema pensando di vedere una commedia brillante per poi trovarsi di fronte un film drammatico. Non sarebbe nemmeno un grosso problema se fosse un buon film drammatico. Ahimè, qui di buono c'è davvero molto poco.
Qui c'è ben poco da ridere
Il film tenta malamente di fare della denuncia sociale sull'ultima crisi finanziaria. Sfortunatamente riesce solo a far addormentare noi spettatori. Peccato davvero perché ormai, con l'informazione orwelliana che ci ritroviamo, sono rimasti giusto questi canali a far fronte al Grande Fratello...
Simpatica l'idea di introdurre i concetti di finanza azionaria in una maniera poco tradizionale. Tuttavia la chiarezza non è di casa e basta perdersi mezzo passaggio per smarrirsi nei meandri bui della sceneggiatura.
Tecnicamente la pellicola è sufficiente, con regia e montaggio che si limitano a non far sprofondare lo spettatore tra le braccia di Morfeo. Il cast invece pare essere l'unica cosa che val la pena salvare. Raramente assistiamo ad un così ben assortito gruppo di protagonisti all'altezza dei propri ruoli. Peccato che si siano ritrovati in un prodotto ben al di sotto delle aspettative.
Consigliato a:
Chi in un film guarda principalmente alle interpretazioni degli attori.
Sconsigliato a:
Chi soffre di narcolessia. Qui rischiate di restarci secchi.
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