Google+ Pazzi per il Cinema: 18. After Earth (2013)
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giovedì 10 aprile 2014

18. After Earth (2013)

In tre parole:
Colossale.
Perdita.
Di tempo.
Va bene, sono quattro parole ma il concetto rimane.

Che è successo a Shyamalan? No davvero, ditemi che cavolo è successo a quell'uomo?!? È lo stesso regista/sceneggiatore de Il sesto senso (!) eppure sono anni che non ne azzecca una, ma andiamo con ordine. Dopo due lungometraggi che non conosce nessuno, M. Night Shyamalan gira Il sesto senso, uno dei migliori horror mai realizzati e che, qualora ve lo siate perso, vi consiglio caldamente di guardare senza se e senza ma. Un anno dopo gira Unbreakable - Il predestinato che personalmente ho apprezzato per via dei rimandi al mondo dei fumetti (che amo) ma che oggettivamente non è nemmeno lontanamente paragonabile al suo lavoro precedente. Poi realizza Signs, UNA MIA IDEA! Ebbene sì, il colpo di scena finale della pellicola lo pensai io in prima superiore, ed ho pure i testimoni (ed aggiungo che non a caso Signs è un prodotto mediocre dato che il "fenomenale" colpo di scena risolutore sia venuto in mente ad un quattordicenne... ma vabbè). Due anni dopo realizza The Village la cui unica nota positiva è il cast. Lady in the Water invece non ha la stessa fortuna visto che questa volta abbiamo solo Giamatti come attore degno di nota. Con E venne il giorno tocchiamo veramente il fondo e de L'ultimo dominatore dell'aria non parliamone che è meglio.

In After Earth la presa in giro dello spettatore raggiunge l'apice. Il film è una totale perdita di tempo, con una storia assolutamente priva di idee. Giuro! Mi rifiuto di credere che la stessa persona che ha scritto Il sesto senso abbia potuto sceneggiare questa robaccia qui! I personaggi sono esseri vacui ed inespressivi ma badate bene che ho scritto "personaggi" e non "attori". Smith padre è bravo come sempre e Smith figlio, per quanto acerbo, di sicuro non è male, ma è proprio la costruzione dei protagonisti a lasciare l'amaro in bocca. Altro che "passaggio all'età adulta" ed "affrontare le paure", qui abbiamo la banalità fatta pellicola La trama poi! Pathos latitante e climax narrativo assente, per non parlare di uno dei finali più insipidi che la cinematografia ricordi.
Lo so, mi sto scaldando troppo ma mettetevi nei mie panni: lavoro tutto il giorno e le sere da dedicare al Cinema sono sempre meno. Se poi penso che quelle rare volte che ho la possibilità di stravaccarmi sul divano mi becco robaccia simile.... Aahhh, la mia ira!

Consigliato a:
M. Night Shyamalan, così magari riguardandolo si renderà conto di quanto i suoi prodotti siano caduti in basso.

Sconsigliato a:
La moglie di M. Night Shyamalan. Se vedesse questo film come minimo chiede il divorzio.

2 commenti:

  1. Non posso non essere d'accordo con le tue idee... classico esempio di regista che fa un primo film sensazionale che apre le danze al suo lento declino.

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    Risposte
    1. Infatti.
      Intanto il suo prossimo progetto, Sundowning, sarà a basso budget, segnale che stanno iniziando a tagliargli i fondi...

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