Google+ Pazzi per il Cinema: 46. Upside Down (2012)
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lunedì 1 luglio 2013

46. Upside Down (2012)

Cantami, o Diva, dello Spettatore
l'ira funesta che infinite maledizioni 
addusse agli sceneggiatori,
e di cani e d'augelli orrido pasto
lor pellicola abbandonò

Vedete? VEDETE? Quando mi girano esce la mia indole poetica e questo è male. Non riesco a trattenermi, è più forte di me.
Ma io dico, è mai possibile che un'idea tanto allettante possa venir esposta in maniera così insulsa?
Maledizione! Eppure gli elementi vincenti c'erano proprio tutti. Incipit geniale che incolla alla poltrona nei primi minuti. Attori di tutto rispetto. Fotografia gradevole. Poi qui parliamo di un film di fantascienza! Fantascienza, capite? Forse quello che è il mio genere di film preferito. Io AMO la fantascienza. Se facessero un film su un bullone che è stato nello Spazio probabilmente lo andrei a vedere al cinema. E invece? Tac! Filmetto noioso. Peccato. 

Che poi è proprio la realizzazione generale della pellicola ad essere lacunosa. Vedete, il film non è in grado di tenere accesa l'attenzione dello spettatore per tutta la sua durata. Quello che nei primi minuti si presenta come un racconto distopico su un lontano universo governato da eccezionali leggi fisiche si rivela essere invece una insulsa ed irritante storiella d'amore. Consiglierei allo sceneggiatore di guardarsi un film tipo Paura d'amare o I ponti di Madison County per avere qualche riferimento perché qua oscilliamo tra la Meyer e Moccia. 

Certo, è innegabile che l'idea di fondo in fin dei conti sia valida ed originale, mi ricorda in un certo senso La vertigine del Pascoli e devo ammettere che... Ehi, cosa è stato? Ahia! No, non di nuovo! Argh! F-fermo... AAaarrRgghh!!!

Buongiorno,
sono il nerd che vive nella mente di Alessandro. Ho preso nuovamente possesso del suo corpo perché certe cose non le posso leggere. Cioè, paragonare questa robetta ad una poesia. Ma andiamo. Piuttosto sono più propenso a pensare che lo sceneggiatore di questo insipido minestrone si sia ispirato un po' troppo Terranigma, videogioco degli anni novanta. Ma sicuramente sbaglio visto che quello almeno una trama l'aveva.
Grazie dell'attenzione.

Consigliato a:
Chi cerca un film con una storia d'amore classica in un contesto atipico.

Sconsigliato a:
Chi cerca un buon film di fantascienza. Qui tranne l'idea iniziale tutto il resto è minestra riscaldata. Cercate altrove.

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