Google+ Pazzi per il Cinema: 59. The Wedding Party (2012)
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lunedì 9 settembre 2013

59. The Wedding Party (2012)

Il tempo. Che cosa affascinante il tempo. Affascinante e preziosa anche. È meraviglioso come la scienza e la filosofia lo studino da secoli ed alcuni aspetti rimangano tuttora oscuri. Ad esempio, solo la religione potrebbe essere in grado di rispondere al dubbio che attanaglia il mio spirito da ieri: DIO MIO, COME HO POTUTO SPRECARE 87 MINUTI DELLA MIA VITA A GUARDARE QUESTA ROBETTA QUI?

<<Dai che ci facciamo due risate...>> dicevano.
<<Dal trailer non sembra male...>> dicevano.
<<Le attrici sono brave...>> dicevano.
Dite la verità, anche a voi vi fregano con le stesse frasi?

Non occorre fare un'analisi critica per distruggere questo film, basterebbe dire che oscilla tra l'insulso ed il noioso per rendere efficacemente l'idea di quanto mi abbia urtato e chiuderla qui. Tuttavia una pur minima motivazione del mio astio ve la devo pur dare, quindi diciamo che la sceneggiatura ha lo stesso pathos di un tema sulle vacanze scritto da un bambino di quinta elementare. Anzi, di quarta.
Raramente ho visto personaggi tanto insipidi e malamente definiti. Senza stare a scomodare il cast maschile, vacuo e latitante, concentriamoci unicamente sulle tre protagoniste. Ecco, questo film è la dimostrazione che non bastano delle brave attrici a risollevare le sorti di una sceneggiatura nata morta. I personaggi della Dunst e della Caplan non hanno un briciolo di carica drammatica che risulti credibile mentre quello di Isla Fisher risulta solamente fastidioso.
La vicenda non riesce ad essere abbastanza drammatica da far pensare né abbastanza divertente da intrattenere. Si trascina stancamente per un'ora e mezza infastidendo lo spettatore e basta.
Vi garantisco che sarebbe di gran lunga più emozionante guardare uno schermo spento per due ore piuttosto che assistere alla proiezione di questa insulsa brodaglia.
Statene alla larga come se fosse infetto.

Consigliato a:
Chi scrive sceneggiature, così può comprendere quali siano gli errori che trasformano una stesura in spazzatura.

Sconsigliato a:
Chiunque nutra un minimo di amor proprio. Piuttosto per restare in tema guardatevi Una notte da leoni, vi garantisco che lo amerete.

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