Google+ Pazzi per il Cinema: Il Giallo e l'Orrore (parte 2)
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venerdì 23 gennaio 2015

Il Giallo e l'Orrore (parte 2)

Proseguiamo spediti nel nostro speciale su Dario Argento con altri tre film che, a sentire amici e parenti, pare siano troppo spesso ignorati.

8. Tenebre (1982)
Tutti, e ripeto tutti, giù a dirmi: «Dopo Suspiria fermati!» «Non vale la pena vedere gli altri film di Dario Argento!» «Sono tutti bruttissimi!» e via così...
Balle.
Tenebre non solo è uno dei miei film di Argento preferiti, ma è anche un giallo di tutto rispetto e molto ben costruito. Già dal titolo. Basti pensare che per "tenebre" ci si riferisce a quelle dell'anima e della mente, piuttosto che a quelle reali. Infatti il film non solo è molto luminoso, con una bellissima fotografia anni ottanta, ma risulta quasi etereo in certe sequenze. Il film ci dà accesso in più momenti non solo al punto di vista dell'assassino, come avveniva nei precedenti lavori di Argento, ma anche ai suoi sogni e ricordi. È vero, magari a livello di sceneggiatura non siamo ai livelli di Profondo rosso, ma chi lo è? Ma anche qui vi sfido a capire chi è l'assassino. Davvero, Argento mi fa sentire stupido. In più punti arrivi ad esclamare «È lui l'assassino!» e SBAMM! Morto. Allora dici «Quindi è stata lei!» Ri-SBAMM! Morta anche lei e via così con una sceneggiatura intricata e sanguinosa (spettacolari gli ultimi dieci minuti).
Giuliano Gemma e John "i 3 dell'operazione drago" Saxon chiudono il cerchio su una pellicola che vale sicuramente la pena recuperare.
Voto:




9. Phenomena (1985)
Ci sono amici che ti consigliano film orrendi, ed altri che invece hanno gusti più affini ai tuoi. Phenomena mi è stato caldamente raccomandato e, per una volta, sono stato ben consigliato.
ADORO Phenomena. Tra tutti i film di Dario Argento è forse quello che riesce meglio ad equilibrare il giallo e l'horror. La voluta ambiguità delle inquadrature soggettive utilizzate per gli omicidi, spingono lo spettatore a sospettare di tutti i personaggi coinvolti (e chi tra voi l'ha visto sa di cosa parlo). La parte horror della pellicola è supportata da innumerevoli punti, vuoi per i poteri della protagonista, vuoi per le location. In fondo, le scuole sono sinistre per definizione. Suspiria docet, giusto?
La musica... Mio Dio la musica è qualcosa di speciale. Appena comprerò il giradischi, questo sarà il vinile da recuperare (vabbè, magari il secondo. Giusto dopo Dark Side of the Moon...)
Sul lato recitativo abbiamo una giovanissima Jennifer Connelly, fresca fresca dalla performance in C'era una volta in America, e Donald Pleasence, il mio Ernst Stavro Blofeld preferito (checché ne dicano in Slevin). Insomma, mica noccioline...
Il film ha alcuni punti di calo prima delle battute finali, ma nulla di preoccupante o che ne pregiudichi la fruibilità generale. Anzi, le scene più iconiche si trovano proprio nell'ultima mezzora (tipo quella della "vasca"...)
Un'ultima cosa: se gli insetti vi fanno impressione, questo film fate finta che non esista...
Voto:




10. Opera (1987)
Con Opera siamo nuovamente di fronte ad un giallo "puro" e senza influssi paranormali, con l'aggiunta di un ottimo commento sonoro (ma già dal titolo s'era capito, vero?) Al solito, l'assassino è difficilmente identificabile, anche se in questo caso la rosa dei possibili killer è più ristretta rispetto al passato.
Questo tra tutti è forse il film con gli omicidi più crudi e dettagliati che Argento abbia girato. Altro che Saw e Hostel, qui vengono mostrati nel dettaglio i possibili usi di un coltellaccio da macellaio. Sottolineo, NEL DETTAGLIO. Vi basti sapere che questo film ho iniziato a guardarlo in compagnia ma ho finito di vederlo da solo. Dopo una certa scena che includeva la protagonista, un poveretto, l'assassino ed il succitato coltellaccio, la persona che era con me (e che fino a quel momento aveva tenuto la testa nel maglione) s'è alzata e se n'è andata... Non parliamo poi della "Cura Ludovico" alla quale il killer sottopone continuamente la protagonista (e della quale potete avere un assaggio guardando la locandina qua sopra). Cioè, rendiamocene conto, altro che "Gente che fugge dai cinema del 1973 durante L'Esorcista". Qui abbiamo "Gente che fugge dai salotti del 2015 durante Opera di Dario Argento". E scusate se è poco.
Voto:



Se avete seguito lo speciale dall'inizio avrete notato che finora nelle valutazioni abbiamo abbondato con le "mannaie". Ma abbiate fede (anzi timore), perché da settimana prossima scopriremo alcuni film che forse era meglio che Argento non li girava proprio...


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