Google+ Pazzi per il Cinema: 20. La teoria del tutto (2014)
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mercoledì 4 febbraio 2015

20. La teoria del tutto (2014)

Chiamatemi nerd. Chiamatemi secchione. Chiamatemi Ismaele. Chiamatemi come vi pare, ma questa, amici cinefili, sarà una recensione di parte.
Sono un grandissimo fan sia di Stephen Hawking "scienziato" che di Stephen Hawking "persona". Ma non è solo questo. Vedete, è emozionante vivere nello stesso suo periodo storico, un po' come essere contemporanei di Leonardo, Beethoven o Einstein!
Ora però parliamo un po' del film perché diciamocelo, se siete qui è perché volete capire se val la pena di spendere 8€ per andare a vedere questo film al cinema.

Ebbene tagliamo corto: il film vale sicuramente i vostri soldi. Non solo è una spettacolare pellicola biografia diversa dal 90% delle altre pellicole biografiche (ovvero noiose). La teoria del tutto trova un invidiabile equilibrio tra dramma, sentimento e (piccole) nozioni di fisica, riuscendo ad incontrare i gusti sia del pubblico in cerca della storia d'amore, sia di quello più interessato alla vita dello scienziato. Tuttavia in quest'ultimo caso si potrebbe storcere leggermente il naso visto che il punto di vista preponderante nella narrazione è quello di Jane Wilde Hawking. Poco male comunque, la storia funziona e questo è ciò che conta.

Dal punto di vista meramente tecnico, la pellicola va ammirata principalmente per la fantastica fotografia. I filtri di post-produzione rendono le immagini morbide ed i toni di colore una poesia per gli occhi. Ma veniamo agli attori. Vogliamo fare i banali? Va bene, facciamo i banali: gli attori sono bravi. Eccezionale Eddie Redmayne che quest'anno rischia di vincere l'Oscar (con buona pace di Cumberbatch e Bradley Cooper). Ottimi comprimari anche Felicity Jones, finalmente in un ruolo degno di essere definito tale, e Charlie "quello di Stardust" Cox. Entrambi risultano capaci di reggere la scena, restando al passo con Redmayne ma senza oscurarne la performance (ma detto tra noi, non ci riuscirebbero nemmeno volendo).

Consigliato a:
Chi vuol vedere uno dei migliori esempi di film capaci di conciliare cinema sentimentale e cinema drammatico/biografico. Oppure a chi è fan di Hawking più di quanto lo sia Sheldon Cooper.

Sconsigliato a:
Chi ha un cuore di ghiaccio.

2 commenti:

  1. Io non ero un fan di Hawking, anche perché non ne sapevo molto su di lui a dirla tutta, ma il film l'ho adorato comunque!

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    Risposte
    1. In effetti alla fine ciò che conta è che il film sia bello. E questo lo è.

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