Cito da Wikipedia: «In un prossimo futuro distopico, le persone single vengono portate in un hotel in cui sono costrette a trovare, entro quarantacinque giorni, un compagno o una compagna. Se falliscono, vengono trasformate in un animale a loro scelta.»
Ora ditemi voi se non è la trama più geniale e disturbante degli ultimi anni? Lo so, lo so, lo so. È un film "strano". Tuttavia il sorriso ebete che ho in faccia descrive appieno il mio stato d'animo. Sono felice, capite? Felice perché siamo di fronte a qualcosa di originale.
Ora, The lobster non è per tutti. Chi mi conosce sa quanto io ami la fantascienza, la distopia ed in generale le storie disturbanti. Eppure, per quanto io abbia amato questa pellicola, non me la sento di consigliarla "a tutti". Vedete, l'incedere della storia è lento e la trama grottesca e disturbante. Questi sono elementi in grado di scoraggiare anche i cinefili più accaniti. Tuttavia non possiamo negare di essere di fronte ad una piccola gemma passata in sordina. Tecnicamente, poi, siamo a livelli piuttosto buoni. Il regista riesce a trasmettere efficacemente sensazioni ed emozioni, e la fotografia è pienamente sufficiente. Gli attori, poi, non sono certo da meno. Tra gli interpreti troviamo nomi come Colin Farrell e Rachel Weisz. Non proprio sconosciuti, direi.
Nota di merito al commento sonoro contorto e fuori luogo, quindi in armonia con lo stile narrativo.
Che altro aggiungere? Se da piccoli avevate il poster di Orwell in cameretta, The lobster diventerà il vostro film preferito.
Consigliato a:
Chi ama le perle rare.
Sconsigliato a:
Chi non è dell'umore per guardare film disturbanti.
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