Google+ Pazzi per il Cinema: 73. Primer (2004)
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lunedì 11 novembre 2013

73. Primer (2004)

Questa mattina Stamattina la sveglia mi sono alzato presto, non ha suonato ma ho fatto comunque Oggi di mattina mi son lavato ho fatto la doccia una doccia al volo prima di uscire ed ho fatto colazione a casa invece e poi mi son fatto la barba che fuori come al solito.

Confusi?
Lo spero bene dato che ho impiegato cinque minuti a partorire 'sta "battuta". Comunque l'idea che volevo passasse era quella della confusione. Dimenticatevi la sceneggiatura che prende per mano lo spettatore e lo introduce agli elementi della storia oppure gli effettacci visivi che danno colore e che da soli creano metà dell'intrattenimento. Qui lo spettatore è immerso nella science fiction dura e pura, che non si perde in inutili fronzoli e non fa sconti a nessuno. A pensarci bene però, lo spettatore non viene veramente "immerso" quanto piuttosto "violentemente annegato" in un intreccio narrativo che può essere spiegato solo mediante diagrammi di flusso (e con tipo una decina di linee temporali vorrei pure vedere...) Davvero, non pensate nemmeno per un istante che il film vi conduca per mano attraverso la storia: verrete abbandonati a voi stessi e ciò è allo stesso tempo sia il più grande pregio della pellicola che il suo più letale tallone d'Achille. È un po' come andare a vedere un film di Malick, bisogna essere preparati psicologicamente.

Ora, premesso che devo ancora finire di studiarlo (sic!), vi posso garantire che probabilmente siamo di fronte al primo film sui viaggi nel tempo "corretto" e che non cade nel paradosso del nonno che affligge capolavori indiscussi come la saga di Terminator o il sempreverde Ritorno al Futuro. Ciò che però può potenzialmente lasciare l'amaro in bocca alla maggior parte degli spettatori è che qualitativamente non siamo certo ad alti livelli: il limitatissimo budget si sente eccome, soprattutto per quanto riguarda la fotografia ed il sonoro. Registicamente siamo a livelli più che accettabili e sugli attori c'è poco da dire visto che magari non vinceranno l'Oscar ma almeno sono credibili nei loro ruoli.
È l'evidente inesperienza dell'autore/regista/produttore/montatore/compositore/protagonista, Shane Carruth, a rendere talmente poco fruibile la pellicola da rischiare che il divertimento che deve naturalmente scaturire dalla visione di una pellicola del genere si trasformi presto in noia e confusione.

Insomma, il film farà la gioia solo ed esclusivamente dei drogati di fantascienza, lasciando tutti gli altri in uno stato mentale a metà tra il basito e lo schifato. Diciamolo chiaro e tondo, per quanto io l'abbia apprezzato questo non è un film che possa essere consigliato a tutti a mani basse, deve prima essere sia ben chiaro a cosa si sta per andare incontro.

Consigliato a:
Chi è laureato in meccanica quantistica o comunque gli mancano pochi esami. Ah, sappiate che anche un master in fisica delle particelle potrebbe andare bene... ma vedete voi.

Sconsigliato a:
Chi sta lavorando alla costruzione di una macchina del tempo: rischiate che la paranoia vi faccia desistere dall'inventare la macchina stessa... il che porterebbe probabilmente il vostro "IO" futuro a farvi visita, uccidervi e ultimare la macchina al posto vostro per consentirgli così di esistere nel suo piano spazio-temporale anche se così si creerebbe un loop temporale analogo al paradosso del nonno di René Barjavel... ok, per non rischiare meglio che non smettiate di lavorarci, non si sa mai... oddio, di sapersi si sa visto che in caso si presentasse un'evenienza simile significa che stiamo vivendo nel loop temporale di detto prima ma comunque è meglio non rischiare, no? Che poi magari anche ammesso che sia possibile creare una time machine di questo tipo, ovvero che si basi sull'esperimento mentale del gatto di Schrödinger, il solo pensare al fenomeno dell'entanglement quantistico porterebbe all'impossibilità di isolare realmente la scatola come visto nel film con conseguente creazione di n-versi paralleli oppure multiversi contenuti nello stesso spazio-tempo piuttosto che completa obliterazione di una realtà a discapito di un'altra. Pensiamo poi che questa eventualità porterebbe alla disgregazione del continuum spazio-tempo così come lo conosciamo noi ma non preoccuparti caro internauta, in tale evenienza l'obliterazione della realtà sarebbe del tutto indolore e probabilmente non ce ne accorgeremmo nemmeno. E poi pensiamo che anche se Einstein diceva che Dio non gioca a dadi con l'universo, e lo diceva perché era assolutamente inconcepibile il fatto che il principio di indeterminazione di Heisenberg Δx·Δp ≥ h/4π potesse essere veritiera in quanto basti pensare a come funzionano le memorie flash per farsi un'idea di quanto magico sia il mondo dell'ultrapiccolo (per essere pignoli, viene utilizzato l'effetto tunnel, ovvero una specie di "teletrasporto" per dirla in soldoni). Andiamo! Pensateci un momento! Io lo so dove mi trovo ed a che velocità sto viaggiando eppure nella meccanica quantistica onde e particelle coesistono nello stesso stato, contemporaneamente! Pensate all'esperimento della doppia fenditura, però utilizzando la luce proveniente da una stella emessa migliaia di anni fa invece che da un laser di laboratorio emessa pochi femtosecondi addietro e facciamola passare ai due estremi di una galassia o di un buco nero frapposto tra noi e detta stella, ovvero qualcosa che modellizzi la doppia fenditura. È affascinante pensare come un'osservazione oggi qui sulla Terra modifichi il comportamento che hanno avuto i fotoni migliaia di anni addietro, ovvero nel momento in cui l'onda/particella ha transitato sia attorno alla lente gravitazionale data dalla galassia/buco nero pocanzi detto. Capite? Noi già oggi possiamo interagire con il passato semplicemente osservando! Non è meraviglioso? Non amate la scienza per questo? :D Oddio, sembro GLaDOS... Ma soprattutto se sei arrivato a leggere fino a questo punto, caro internauta, devi sapere che in un universo alternativo avevi già smesso di leggere da un pezzo. In un altro ancora ti fermerai qui. In un altro qua. In un altro invece in questo punto troveresti un carattere ascii a caso tipo questo: ¥ ed in un altro ancora ti chiami Genoveffo Anastasio ed odi i tuoi genitori per averti chiamato così... e comunque semmai ti venisse in mente di scrivermi per parlarmi delle inesattezze contenute del suddetto scritto, considera che è mia intenzione creare un pastone a metà tra una supercazzola ed il dottor Azzeccagarbugli che crei un wall of text che non venga letto con serietà, anzi che non venga letto proprio! Io stesso penso di non rileggerlo... Però sappi che io adoro veramente la scienza quindi se ti va di fare due chiacchiere su argomenti che esulano la cinematografia sentiti libero di contattarmi quando vuoi e già che ci siamo ti dico anche che sto giocando a Beyond two souls, quello con la Page e Dafoe... non è affatto male ma magari se pensi di prenderlo aspetta che cali di prezzo visto che dura solo una decina di ore. Per restare in tema pensa che in una linea temporale alternativa magari non mi sarebbe piaciuto nemmeno! E comunque ho troppo poco tempo da dedicare ai videogiochi, ai fumetti, alla vita sociale... Dovrei anche platinare The last of us... Bello The last of us... sai, mi piacerebbe tornare a quando ero più giovane per recuperare i giochi che non ho avuto tempo di provare... ricordo ancora le partite a Civilization che duravano mesi... Ehi! Ecco perché ogni tanto vedo che c'è qualcuno collegato sul mio account Steam! ò_ò Ma se l'ho capito io allora l'ha capito pure lui, cioè io... Ehi tu, anzi... Ehi ME, alla fine ci siamo sposati con la Watson o quella zingara ci ha mentito?

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