Due cose:
La prima, Sofia Coppola è la stessa regista di Lost in Translation, il che è sinonimo di qualità.
La seconda, tra gli attori figura Emma Watson che non solo è bella come un'alba vista dallo Spazio, ma oggettivamente è anche una delle giovani attrici più promettenti che ci siano (avete presente Noi siamo infinito? Ecco.)
Ora, viste le premesse potremmo anche chiuderlo qui l'articolo e consigliare questo film a mani basse ma non sarebbe corretto.
Sfortunatamente infatti questo non sembrerebbe essere il Capolavoro con la "C" maiuscola che speravamo di trovare. Infatti se dal lato squisitamente tecnico la pellicola è ineccepibile, con una regia da manuale ed uno dei migliori montaggi dell'anno, dal punto di vista contenutistico siamo lontani anni luce da quella che possiamo definire una solida sceneggiatura. Diciamolo subito chiaro e tondo: qui parliamo di un film che stenta a decollare, che si perde in dialoghi vuoti ed inconcludenti e che risulta a tratti noioso. Ora, a pensarci bene queste lacune potrebbero anche essere volute perché è plausibile pensare che la Coppola abbia voluto creare un film volutamente vacuo e votato all'estetica, magari per far risaltare la pochezza morale dei protagonisti. Tuttavia converrete con me che non è facile discernere tra "film inavvertitamente inconcludente" e "film volutamente inconcludente". Non è facile nemmeno decidere se questa sia una pellicola geniale che traspone in immagini l'immobilismo mentale dei protagonisti oppure se dobbiamo considerarla un'opera minore di una regista in gamba e passare oltre.
Personalmente propendo per la seconda ipotesi, ma poi vedete voi.
Consigliato a:
Chi già conosce la vicenda vera che ha ispirato la pellicola.
Sconsigliato a:
Chi pensa che un'ottima regia non faccia necessariamente un ottimo film.
non un nuovo capolavoro come ci si poteva aspettare dalla coppolina, però io l'ho trovato parecchio interessante e nient'affatto noioso. ma forse sarà per una emma watson "bella come un'alba vista dallo Spazio" ;)
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