Conoscete Michio Kaku? È un fisico teorico di origini giapponesi e sì, quello è il suo vero nome. Vedete, io di secondo lavoro praticamente faccio il pendolare e nelle lunghe ore che passo stipato sui carri bestiame che TreNord spaccia per carrozze, ho tanto tempo libero. Diciamo pure troppo tempo libero. Ora, spesso porto con me libri o fumetti per passare tempo. Ultimamente però hanno diminuito il numero delle carrozze e molti viaggi li passo in piedi. Ed è dura leggere se non hai nemmeno lo spazio per girare le pagine. Ecco quindi che con l'accoppiata cuffiette+cellulare mi guardo qualche video su YouTube. Ho scoperto così questa simpatica versione nippo-nerd del nostro Piero Angela nazionale che nel suo video "Come reagirà l'umanità alla comparsa di una I.A. forte?" mi ha praticamente spoilerato questo film.
Ma chiudiamo questo deliro e parliamo un po' della pellicola che forse è meglio. Ora, se l'introduzione a questo articolo vi è sembrata verbosa, aspettate di vedere il film. La sceneggiatura si traduce in due ore di dialoghi pseudo filosofici su vita, amore e Cogito Ergo Sum. Argomenti di sicuro interesse ma che potrebbero spiazzare gli spettatori che da un film di fantascienza si aspettano altro.
Personalmente ho trovato il film una piccola perla. Ben diretto e con un'ottima fotografia, ha dalla sua un eccellente uso degli effetti visivi, soprattutto considerando l'esiguo budget a disposizione. La recitazione non sarà da Oscar ma è certamente sufficiente a coinvolgere lo spettatore.
Se potete, recuperatelo in home video o fatevelo prestare. Ma pensateci due volte prima di spenderci dei soldi perché il rischio di rimanere delusi è alto.
Consigliato a:
Chi apprezza i film intimisti.
Sconsigliato a:
Chi non ama le sceneggiature legate a doppio filo ai dialoghi.
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