Google+ Pazzi per il Cinema: 12. American Beauty (1999)
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venerdì 1 febbraio 2013

12. American Beauty (1999)

Come ho fatto?
Come è potuto accadere?
Come è possibile che io abbia fatto passare così tanti anni prima di vedere American Beauty?

Questo film è fenomenale. È perfetto in tutte le sue parti.
La regia è allo stato dell’arte. Le inquadrature, i movimenti di macchina, i particolari che vengono fatti risaltare giocando con la saturazione dei colori rendono la pellicola una gioia per gli occhi.
La sceneggiatura ci regala personaggi tanto profondi e complessi da sembrare usciti da un libro e gli attori sono divini nell’interpretare ruoli tanto complessi.

Potrei stare qui a scrivere per delle ore su quanto i personaggi siano ben fatti, soprattutto quelli che a prima vista appaiono statici mentre poi si rivelano essere gli artefici dei colpi di scena più esplosivi (e scendere nei dettagli equivale a fare spoiler).

Lo stile narrativo riprende quello geniale di Viale del tramonto e non è blasfemo paragonare questo film alla pietra miliare di Billy Wilder. A cinquant’anni di distanza era ora che qualcuno riuscisse a mettere sullo schermo una pellicola così ben fatta.
Questo film entra di diritto nella mia personale classifica dei film più belli che abbia mai visto.

Consigliato a:
Chi vuole vedere un film talmente ben fatto che sarà pietra di paragone per il cinema drammatico nei prossimi decenni.

Sconsigliato a:
Chi non apprezza i film dove la grandiosità è insita soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi e l'attenzione è rivolta più sui dialoghi interiori.

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